Non c’è la Tac: Regione Puglia condannata Lecce In tutta la provincia di Lecce non c’era la Tac-Pet pubblica, strumento fondamentale nella lotta per i tumori, e così i pazienti erano stati costretti a rivolgersi a uno studio privato a pagamento: per questo la Regione Puglia è stata condannata al risarcimento dei malati. È la sentenza emessa dal giudice di pace di Lecce, Luigi Piro, una decisione rivoluzionaria che si basa sul diritto alla salute tutelato dalla Costituzione e punta l’indice contro una grave carenza del sistema sanitario pugliese, già affossato da una serie di scandali che si sono accavallati nel corso degli anni.
La Regione si è costituita facendo riferimento alla mancanza di fondi che avrebbe impedito l’avvio del servizio, una linea contrastata dall’avvocato del Codacons il quale invece ha spiegato come per questo tipo di interventi fosse possibile utilizzare fondi statali. Per fare chiarezza sulla vicenda, nel corso del giudizio è stato citato come testimone per due volte anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Il quale però, non si è mai presentato dinanzi al giudice adducendo impegni istituzionali. Tuttavia, in una lettera acquista agli atti, il governatore ha effettivamente confermato che in provincia di Lecce non c’erano strutture pubbliche di Tac-Pet.
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