Nomine dg ASL, Conca scrive a Emiliano: “Cambiare continuamente i vertici aziendali danneggia la qualità dei servizi”

 

 

“I direttori generali delle ASL andrebbero nominati e rimossi per meriti e demeriti oggettivi, non per opportunità politica. Il presidente Emiliano non è lo stesso che diceva che la politica deve restare fuori dalle ASL?” Se lo chiede il consigliere del M5S Mario Conca, che ha scritto una lunga lettera indirizzata a Emiliano in merito alle imminenti nomine dei nuovi dg delle ASL pugliesi.

“Lo vuoi capire – si legge – che cambiare continuamente i vertici aziendali è deleterio per la gestione e la qualità dei servizi erogati? A che serve far turnare un direttore generale, a cui servono un paio d’anni per scoprire e scardinare connivenze e malcostumi aziendali, se quello sanitario, amministrativo, di dipartimento, di prevenzione, del patrimonio e dirigenti sono sempre gli stessi? Cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa, i proverbi non sbagliano mai”.

Conca chiede conto al governatore anche della scelta di rimuovere Silvana Melli dalla guida della ASL di Lecce. “Lo hai fatto perché ha mancato nel contenimento della spesa e nel raggiungimento degli obiettivi? – incalza il pentastellato – o perché ha avuto l’ardire di nominare il direttore sanitario di Nardò senza il tuo nulla osta preventivo? Non credo sia incapace perché altrimenti non l’avresti nominata all’Irccs, un’eccellenza, a meno che tu non stia sperando che la Lorenzin bocci la tua scelta”.

L’auspicio di Conca è che vengano fissati obiettivi più stringenti per i DG, “così – conclude – più che farli ballare il Valzer potrai licenziarli per demeriti e omissioni”./comunicato

 

Di seguito il testo integrale della lettera

“Presidente Emiliano,
so bene che la cosa che più ti fa sentire realizzato è il fatto di poter nominare persone su questa o quella poltrona, hai ripristinato i CDA apposta per averne in numero maggiore. Alcune nomine come quella di Innovapuglia sono durate da Natale a Santo Stefano, ma i disservizi che oggi la società in house riverbera sulla collettività, mi riferisco alla tempistica per realizzare la piattaforma per i corsi OSS e Welfare to Work, sono a rilascio prolungato.
Capisco che la quasi totalità dei direttori generali delle Asl sono di nomina vendoliana, questo fatto immagino ti faccia ribollire il sangue, ma quante volte ti devo dire che i DG andrebbero assunti e licenziati per meriti o demeriti oggettivi conseguiti sul campo?
Posso sapere perché hai deciso di rimuovere anzitempo Silvana Melli, l’unica che hai nominato, dalla Asl di Lecce? Perché è incapace? Perché ha mancato nel contenimento della spesa e nel raggiungimento degli obiettivi? Perché ha avuto l’ardire di nominare il direttore sanitario di Nardò senza il tuo nulla osta preventivo? Non credo sia incapace perché altrimenti non l’avresti nominata all’Irccs, un’eccellenza, a meno che tu non stia sperando che la Lorenzin bocci la tua scelta. Che c’entri tu con la nomina di un direttore di distretto, non dici sempre che la politica dovrebbe uscire dalle Asl?
Ma lo vuoi capire che cambiare continuamente i vertici aziendali è deleterio per la gestione e la qualità dei servizi erogati? In una caserma sulla carta comanda il Generale, nella pratica a decidere tutto sono i suoi subalterni. Un Generale cambia spesso, marescialli e ufficiali fanno il bello e cattivo tempo perché stanno sempre allo stesso posto da decenni. A che serve, dunque, far turnare un direttore generale, a cui servono un paio d’anni per scoprire e scardinare connivenze e malcostumi aziendali, se quello sanitario, amministrativo, di dipartimento, di prevenzione, del patrimonio e dirigenti sono sempre gli stessi? Cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa, i proverbi non sbagliano mai. Ti invito a riflettere e a far tesoro di queste mie considerazioni, fissiamo paletti più stringenti per i DG, così più che farli ballare il Valzer potrai licenziarli per demeriti e omissioni.
Tanto ti dovevo”.

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