Dieci anni in Parlamento e cinque in Regione Puglia. Luigi D’ambrosio Lettieri, ospite della trasmissione “Il caffè di Federfarma”, fa il punto su quanto realizzato fino ad oggi per la categoria sottolineando che il suo impegno proseguirà a favore di farmacie e cittadini al di fuori del Palazzo.
“Sono orgoglioso di essere un ‘lobbista’ se questo vuol dire difendere i cittadini e la professione”, ha precisato Lettieri aggiungendo che la difesa da portare avanti è quella di un ‘sistema farmacia’ che non è da intendersi come “un residuo feudale”, ma come la difesa di un comparto che deve essere regolamentato in quanto “rete fondamentale sul territorio”. Lettieri, poi, ricorda come le sue battaglie in Parlamento e fuori, siano sempre state messe in campo per dare forza economica alla farmacia, mettendo in protezione la stabilità economica di questo presidio.
“Anche dall’indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale – relatori Luigi D’Ambrosio Lettieri e Nerina Dirindin – si evidenzia il ruolo delle farmacie che, attraverso la distribuzione capillare sul territorio e la professionalità che esprimono, svolgono una funzione di grande rilevanza per l’interfaccia del cittadino con il Ssn, non solo nell’ambito della dispensazione e consegna dei farmaci, con le connesse attività di informazione sul corretto uso e conservazione del farmaco, ma anche e, sempre più in prospettiva, in ragione dell’erogazione – direttamente o in collaborazione con altri professionisti – di servizi e prestazioni”.
Per Lettieri, insomma, sempre di più emerge come e quanto una farmacia che esalti la sua funzione di presidio socio sanitario assistenziale del territorio, rappresenti una realtà irrinunciabile del sistema di cure delle cronicità, ad esempio, là dove il farmacista entra nel team assistenziali superando la logica della compartimentazione delle competenze.
“La farmacia in questo quadro ha un ruolo di particolare rilevanza sia per la capillare distribuzione sul territorio, sia per la rinnovata fiducia che il cittadino ripone in una figura professionale sempre più prossima alle sue necessità”.