Ogni anno sono 4,2 milioni le persone che muoiono dopo aver subito un intervento chirurgico. Le principali cause di morte sono le “complicanze postoperatorie”, come sanguinamento e infezioni.
I dati sono emersi da un’indagine pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dall’Università di Birmingham. In Italia non esiste un registro di morti per chirurgia.
Ma dal monitoraggio del ministero della Salute emerge che, tra i 1918 eventi avversi potenzialmente evitabili segnalati tra il 2005 e il 2012, si sarebbero verificati 135 casi di “morte o grave danno imprevisto conseguente ad intervento chirurgico”.
Nella maggior parte dei casi si tratta di infezioni del sito chirurgico che vengono acquisite in sala operatoria e derivano soprattutto da fonti esogene al paziente come per esempio contaminazione di strumenti, guanti, etc. Ma possono essere anche di natura endogena, quando i microorganismi che le causano sono, per esempio, presenti sulla cute o sulle mucose dei pazienti stessi.