Il Fisco guarda anche alla ricchezza con la nuova arma del risparmiometro

Dopo il risparmiometro sulle società che ha consentito all’Agenzia delle Entrate di stilare una lista di 1.200 posizioni relative a soggetti che avevano movimentato somme consistenti sui conti correnti e che non risultavano aver presentato dichiarazioni dei redditi e Iva o l’avevano presentata senza valori contabili significativi, il modello viene ora replicato per le persone fisiche. Si parte dai dati di sintesi della Superanagrafe.

 

In questo modo si individuano i contribuenti sui quali le direzioni provinciali delle Entrate dovranno ‘soffermarsi’. I dati 2017 della Banca d’Italia evidenziano una ricchezza netta rilevata pari a 11,6 volte il reddito ‘in chiaro’.

 

Sui dati analizzati sfuggono i redditi incassati in nero e il risparmio occultato.

 

Con il risparmiometro si vuole togliere terreno all’economia sommersa, intercettando e analizzando le tracce di nero nei canali di circolazione della ricchezza.

 

Dall’analisi sulle economie regionali emerge che il patrimonio di un residente ligure è 15 volte maggiore del suo reddito; quello di un lucano appena 9,6.