Diversi gli ambiti in cui opera l’infermiere di famiglia: dalla prevenzione primaria per ridurre i fattori di rischio della malattia a quella secondaria per diagnosticare precocemente le malattie; dalla riabilitazione all’assistenza diretta in casi critici.
“In Lombardia e Piemonte il Governo regionale ha già riconosciuto la valenza strategica di questi professionisti – aggiungono i pentastellati – per questo chiediamo all’Assessore alla sanità Emiliano di impegnarsi ad avviare una prima fase di sperimentazione per poi istituzionalizzare questa figura professionale. Risulta complicato comprendere come mai – continuano – in Puglia si sia ancora così indietro nel riconoscere una figura che non può che portare risultati positivi per la nostra sanità. L’istituzione dell’infermiere di famiglia, infatti, comporterebbe una riduzione dei costi per le prestazioni oggi erogate dai Medici di famiglia, un abbassamento di quelli per i ricoveri e gli accessi al pronto soccorso, e favorirebbe un miglior coordinamento tra strutture ospedaliere e rete territoriale, garantendo la continuità assistenziale, in nome dei principi di equità e solidarietà”