Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

VENDOLA: “SANITÀ NON PUÒ SOSTENERE ALTRI TAGLI”

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NICHI VENDOLA – GOVERNATORE REGIONE PUGLIA  

 15 MAG – In sanità si è tagliato fino all’osso. Se si continua a taglia “non si colpiscono né sprechi né corruzione, ma il diritto dei cittadini ad essere curati”. È questa la posizione del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, condivisa anche dall’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna, Carlo Lusenti. Per entrambi infatti, come riportano le dichiarazioni pubblicate sulla newsletter quotidiana del Cinsedo, la sanità italiana “è anoressica” e “non potrebbe sopportare un’altra cura dimagrante”. Ma, sottolinea Vendola, “altro discorso riguarda la spending review di tutta la qualità dei flussi di spesa e lì ognuno deve impegnarsi a dare il meglio”.

Tuttavia, secondo il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, “in tutta Italia si rischia che sia compromesso già oggi il rispetto dei livelli essenziali di assistenza. Un’altra contrazione del fondo sanitario nazionale può avere conseguenze drammatiche sul diritto all’assistenza sanitaria”.

Vendola ha anche scritto al ministro Fornero per “conoscere con precisione l’effettiva dotazione finanziaria messa a disposizione della Regione Puglia per gli ammortizzatori sociali in deroga” e per “sollecitare un’assicurazione sulla disponibilità delle risorse e sul loro urgente impegno”. “Pur avendo registrato a livello regionale nello scorso anno un aumento netto degli occupati – spiega Vendola -, il sistema degli ammortizzatori sociali è posto infatti in una situazione di forte tensione. I dati forniti dall’Inps relativi alla spesa sostenuta dalla nostra Regione nel solo anno 2011 evidenziano infatti un utilizzo massiccio della Cassa Integrazione in deroga, cui si aggiungono, per la mobilità in deroga circa 15 mila richieste di concessione”. E i dati di previsione, quanto al ricorso agli ammortizzatori sociali, per il 2012 “non appaiono confortanti. D’altro canto, mai come in questo periodo, l’istituto della Cassa Integrazione sta fungendo da indispensabile ‘ammortizzatore’ di tensioni e drammi sociali che diversamente sarebbero destinati ad esplodere, con imprevedibili conseguenze”.

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