Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Taranto, chiede una Pet ma finisce ostaggio della spola Cup-medico. Franzoso: “Riformare sistema prenotazioni. A farle siano medici base”

Francesca Franzoso - Consigliere Forza Italia - Regione Puglia
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“Richiedere oggi una Pet urgente a seguito di diagnosi di neoplasia polmonare, in Puglia, può diventare una odissea infinita. Non solo per i tempi di attesa dell’esame clinico, ma prima ancora per quelli di prenotazione. Il paziente rischia di finire nel labirinto della burocrazia sanitaria e perdersi tra studio medico e Cup.

 

Serve rivedere il sistema informatico dei Cup per dare maggiore agibilità agli operatori e poi, istituire la possibilità di prenotare l’esame direttamente dal medico curante”.

 

Lo dichiara Francesca Franzoso consigliere regionale di Forza Italia.

 

Franzoso cita il caso di una giovane donna nel tarantino che, a seguito della diagnosi di carcinoma polmonare e la richiesta urgente di una Pet del medico curante, da giorni vaga tra gli uffici del Cup senza riuscire a prenotare l’esame.

 

Spiegazione: la ricetta medica e’ sbagliata (il medico ha barrato contemporaneamente sia il codice di esenzione 048, sia la lettera U di urgente) e va rifatta. Il sistema informatico del Cup non consente, anche in caso di errori grossolani sul foglio di richiesta, di processare la prenotazione. Da qua il periplo della donna, tra Cup e studio medico.

 

“Si tratta – prosegue Franzoso – di un disagio, quello legato ai Cup che respingono le prenotazioni per errori formali delle ricette mediche, molto diffuso, tanto più grave in caso di patologie serie o tempodipendenti.
Un cortocircuito che va immediatamente corretto con una segnalazione da parte dell’assessore alla sanità al responsabile del sistema informatico dott. Bavaro, modificando il programma e rendendo possibile all’operatore del Cup di ‘forzare’ il sistema.

 

Ma non solo. In seconda istanza è doveroso prendere in considerazione la possibilità di prenotare gli esami clinici direttamente presso il medico di base che emette la richiesta.

Il fattore tempo – conclude il consigliere – in ambito oncologico è di importanza non solo clinica, ma anche psicologica. Le scelte di politica sanitaria regionale devono partire da una particolare attenzione ai tempi. E’ angosciante sapere di dovere correre contro il tempo e muoversi poi, in un sistema in cui le attese sono uno scoglio insormontabile”.

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