Stop della Corte dei conti a sanatorie e flat tax in deficit
Ieri dalla Corte dei conti è arrivato un doppio stop: no alle nuove tentazioni di sanatoria, tornate in auge dopo la pioggia di rottamazioni, saldi e stralci, paci fiscali e rottamazioni.
E no all’idea di finanziarie la flat tax in deficit con la conseguenza di gonfiare ulteriormente il debito pubblico. Il doppio avvertimento è arrivato nel corso del giudizio di parificazione del rendiconto 2018 dello Stato. Il bollino della Corte era atteso come premessa indispensabile per l’assestamento di bilancio.
Ed è arrivato, ma accompagnato da una bocciatura esplicita. Nel mirino sono in primis i condoni.
L’esperienza di questi anni mostra che sanatorie e definizioni agevolate spesso deludono.
Infatti alle adesioni, anche numerose, non seguono i dovuti versamenti. Una flat tax in deficit rischia di avere effetti collaterali più gravi di quelli benefici che si propone. Il problema è un ulteriore rialzo del debito.
Nei primi 3 mesi dell’anno la pressione fiscale è arrivata al 38%, dato più alto dal 2015.
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