Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

SANITA’:LA RELAZIONE PROGRAMMATICA DI NICHI VENDOLA

211
 

 La Puglia in salute
“La sanità pugliese attraversa un periodo criticità legata al disequilibrio fra fabbisogno sanitario e risorse attribuite. Com’è noto, nel recente passato è stata  realizzata una prudente espansione dei servizi il cui costo è stato contenuto all’interno del deficit tollerabile dalle finanze regionali e dal gettito fiscale aggiuntivo.
Allo stato attuale, l’inasprimento delle regole di equilibrio economico-finanziario dettate dal nuovo Patto per la Salute insieme con il ribaltamento sui conti sanitari della violazione del Patto di Stabilità, costringono la Regione ad elaborare un Piano di Rientro che sostanzi forti interventi correttivi della dinamica evolutiva dell’offerta sanitaria.
Entrando nel merito del Piano di Rientro regionale che si profila e che è allo studio in una interlocuzione continua con i ministeri competenti, è necessario ricordare che la Regione Puglia ha elaborato e trasmesso a Roma le linee guida per il Piano di Rientro pugliese.

È noto, infatti, che il tasso di ospedalizzazione in Puglia permane alto, è bene che tutti ricordino che l’offerta in termini di posti letto in Puglia non è eccedente rispetto agli standard previsti prima dell’approvazione del Patto per la Salute.
Anche il privato accreditato deve offrire il suo contributo al processo di riorganizzazione
della rete ospedaliera attraverso il rispetto dei tetti di spesa e la disponibilità ad una revisione della programmazione della propria dotazione di posti letto.
La seconda criticità introdotta nella riflessione delle linee guida del Piano di Rientro, è quella relativa alla spesa farmaceutica.
Com’è noto tutte le Regioni italiane hanno sfondato il tetto della farmaceutica ospedaliera.
I dati della Puglia sono allineati alla media nazionale. Al contrario la Regione non è in linea con i dati della farmaceutica territoriale che vede un eccesso di spesa dalla quale è necessario uscire con rapidità.
La nostra Regione non intende rinunciare alla lotta alla precarietà sia nel settore della dipendenza sia in quello delle Aziende che producono servizi per le ASL.
Il tema rimane quello della sostenibilità economica del Sistema Sanitario che va affrontato nei termini di una seria razionalizzazione e qualificazione nell’utilizzo delle risorse e non di un loro razionamento, peraltro a tutto svantaggio delle regioni meridionali, preoccupazione oggi sempre più diffusa in relazione al violento attacco delle attuali classi dirigenti nazionali alle politiche di welfare e all’intero sistema delle tutele sociali.
Oggi dobbiamo fare di necessità virtù, immaginando non tagli ma riqualificazione di servizi.
Si può intensificare la lotta ai fenomeni criminali in Sanità, con l’obiettivo di garantire il miglior utilizzo delle risorse pubbliche e una qualità sempre maggiore delle prestazioni rese, attraverso, il potenziamento del sistema delle verifiche”.
 

Comments are closed.