Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

PRIME INDISCREZIONI SULLA CHIUSURA DEGLI OSPEDALI

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Cominciano a trapelare le prime indiscrezioni sulla eventuale riorganizzazione del Sistema sanitario pugliese ed i relativi tagli con chiusura di alcuni importanti ospedali. Siamo alle prime battute e il Governatore Nichi Vendola ha ridimensionato il problema, ammettendo nel contempo che vi è una nuova situazione finanziaria derivante dalla manovra dle Governo che taglierà molti fondi destinati alla Puglia. D’altro canto, pare che la strada della verifica e relativa soppressione di alcuni nosocomi, sembra ormai obbligata. Non saranno 24 su 60 gli ospedali che chiuderanno, così come annunciato, ma alcuni  saranno soppressi e riconvertiti.  Nella classifica – ancora provvisoria, né potrebbe essere diversamente, peraltro diffusa da Repubblica Bari,  – all’ASL Bari con  1 milione 250mila abitanti spetterebbero  18 presidi ospedalieri, compresi il San Paolo e il Di Venere. La scure dovrebbe abbatterne 9. Si fanno i nomi di Altamura, Gravina, Santeramo, Monopoli, Putignano o Conversano, Triggiano, due fra quelli di Molfetta, Corato e Terlizzi. Nel Tarantino (580mila abitanti e 7 ospedali) sarebbero esclusi quelli di Massafra e Grottaglie. Altrettanti nel Salento (800mila abitanti e 6 ospedali): a rischio uno fra Gallipoli e Casarano, nonché quello di Copertino. Un paio pure nel Foggiano (680mila abitanti e 7 ospedali): quelli tagliati poterbbero essere San Severo e Cerignola. Sarebbero invece, non meno di tre nella neonata Bat (390mila abitanti e 7 ospedali): Trani, Canosa e Bisceglie rischiano molto; d’altro canto potrebbero essere costruiti due nuovi ospedali: il primo fra Trani e Bisceglie, il secondo tra Andria, Canosa e Minervino. Sei, infine, dovrebbero essere quelli a rischio nel Brindisino (400mila abitanti e 8 ospedali tagliati): San Pietro Vernotico, Mesagne, Ceglie, Ostuni, Fasano, Cisternino. 

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