Piano di Riordino, M5S: “Emiliano riesce a parlare un’ora senza rispondere alle nostre domande”
“Emiliano, come ormai sua consuetudine, continua ad eludere le domande che gli vengono poste in Commissione sul tema della sanità e non solo.
Anche questa mattina, come spesso accade, a domande precise non sono seguite risposte altrettanto precise da parte del Presidente che, da ottimo oratore, preferisce piuttosto arrampicarsi sugli specchi o riuscire nell’intento di incolpare per la mobilità passiva chi, come noi, evidenzia e denuncia i problemi sanitari che quotidianamente sono costretti a sopportare i pugliesi, anziché assumersi le proprie responsabilità di Presidente e Assessore alla Sanità”.
Lo dichiarano i consiglieri regionali M5S Mario Conca e Antonella Laricchia questa mattina presenti nel corso delle audizioni del Presidente Emiliano in I Commissione in merito all’impatto finanziario del Piano di riordino ospedaliero.
“Il report arrivato a giugno dal Dipartimento delle Politiche della Salute sull’impatto finanziario del piano di riordino – continuano i pentastellati – sembra la lista delle buone intenzioni per questo abbiamo chiesto una relazione dettagliata sui dati della mobilità passiva in rapporto a quelli epidemiologici.
Le nostre domande erano piuttosto precise: cosa si sta facendo per ridurre gli sprechi nella sanità pugliese, ad esempio quelli per le continue proroghe nelle gare per la ristorazione nella Asl di Bari o per lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri?
Quali costi comporterà la realizzazione e la gestione dei nuovi ospedali?
Questa mattina ci saremmo aspettati una risposta da Emiliano ma purtroppo ancora una volta non abbiamo avuto i dati richiesti. L’apice dell’ipocrisia si è raggiunto quando parlando di sprechi nella sanità abbiamo sottolineato quelli per lo smaltimento dei rifiuti speciali ospedalieri e ci ha detto di non esserne a conoscenza.
Peccato che l’argomento fosse stato oggetto di un emendamento in Consiglio discusso alla sua presenza su cui garantiva (parola di Emiliano), che ci avrebbero lavorato le strutture e che da mesi abbiamo presentato una mozione che, se approvata, – concludono – produrrebbe un risparmio di due terzi rispetto alla spesa attuale, garantendo anche maggiore sicurezza ai pazienti”.
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