Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Piano della comunicazione in sanità finanziato con 1 milione 400 mila euro. M5S: “Emiliano snobba la commissione e non risponde alle nostre domande”

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“Ancora una volta Emiliano snobba il suo ruolo da assessore alla Sanità e non si presenta in audizione per spiegare i motivi che hanno portato a finanziare con 1 milione 400mila euro il piano regionale della Comunicazione 2019 in Sanità, che prevede anche 10 film realizzati da Apulia Film Commission. Non discutiamo dell’importanza delle campagne di comunicazione su temi come la donazione degli organi o gli screening oncologici, ma ci chiediamo come mai questi film arrivano solo a fine legislatura? E se servono per diffondere informazioni così utili, come mai è previsto che vengano proiettati solo in ospedali ed eventi ad hoc, che di certo non ne favoriranno una visione di massa? Domande di natura politica che avremmo voluto fare a Emiliano, se solo si fosse degnato di venire in Commissione. Ritenteremo la convocazione sperando di essere più fortunati”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S Antonella Laricchia e Mario Conca, in seguito all’audizione in I Commissione Bilancio del Direttore Generale dell’Aress Giovanni Gorgoni.

“Prima di predisporre campagne di comunicazione – continuano i pentastellati – serve una valutazione del fenomeno attraverso specifici indicatori, che andrebbero poi rimisurati per capire l’efficacia della comunicazione. Purtroppo, questo nella nostra Regione non avviene, come dimostra il Piano della Comunicazione ambientale, costato milioni e senza alcun risultato tangibile. Questo ci sembra il solito tentativo di buttare fumo negli occhi in vista della imminente campagna elettorale. Quelle risorse potrebbero essere impiegate sicuramente per fini più utili, ad esempio per aggiornare le anagrafiche delle Asl, come chiediamo da anni, cosa che permetterebbe di non far andare a vuoto migliaia di lettere; o per implementare l’assistenza domiciliare o per ridurre le liste d’attesa che costringono i pugliesi a fare esami fuori regione che ci costano ogni anno 300 milioni per la mobilità. Ai pugliesi serve meno campagna elettorale e un reale miglioramento della sanità”.

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