Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Piano del fabbisogno triennale dell’Asl di Brindisi 2020/2022, Bruno: “Il numero di assunzioni previsto è insufficiente”

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“A superare la grave carenza di personale in cui versano le nostre strutture. Urgente una inversione di rotta”.

Nota del consigliere Maurizio Bruno,pd, presidente del Comitato regionale permanente di Protezione Civile:
Va detto chiaramente: Il piano del fabbisogno triennale dell’Asl di Brindisi 2020/2022 approvato dalla Regione Puglia, purtroppo, non risolve di una virgola la drammatica carenza d’organico che da tempo affligge le nostre strutture sanitarie.

 

Il piano prevede l’assunzione di soli 316 medici, 49 infermieri, 27 operatori socio assistenziali e 280 unità di altro personale. Possono sembrare tanti, ma sono sufficienti a malapena a ratificare lo stato di difficoltà in cui la nostra Asl versa.

 

Abbiamo bisogno di educatori professionali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, infermieri e Oss da destinare all’assistenza domiciliare psichiatrica e a tutto il sistema dell’assistenza di prossimità.
E il piano del triennio 2020/2022 non risponde adeguatamente ad alcuna di queste esigenze.

 

Né alle gravi carenze che purtroppo, nel corso di questi due anni di pandemia, è emersa in tutta la sua drammaticità. Né sembra imboccare la strada per una concezione nuova e multidisciplinare dell’assistenza sanitaria nel nostro territorio.

 

Come denuncia in queste ore la responsabile del precariato FpCgil Brindisi Chiara Cleopazzo: “Per garantire una assistenza di qualità non possiamo immaginare di avere ancora reparti con un solo infermiere costretto a gestire 20 pazienti di giorno e di notte senza il supporto dell’Oss. Non è una condizione degna di un sistema che deve garantire prestazioni efficienti ed efficaci. Infermieri e Oss sono sfiniti. Il comparto è allo stremo delle forze”.

 

E’ necessaria una netta inversione di rotta, con una più doverosa considerazione per l’Asl di Brindisi e un maggior impegno in termini di risorse economiche, che mi auguro arrivi con il nuovo piano triennale del fabbisogno 2022/2024.

 

Soprattutto alla luce della possibile svolta in arrivo con il piano del Pnrr che rischia di rivelarsi solo un guscio vuoto se non ci saranno professionalità sufficienti e competenti per permettergli di funzionare con l’efficienza che tutta l’utenza del territorio brindisino merita e si aspetta.

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