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Pfizer protegge anche contro la variante isolata per la prima volta in Sudafrica

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Vaccini COVID-19: Pfizer/BioNTech aggiornano dati su efficacia

Dopo aver registrato un’efficacia complessiva del 91,3% contro il COVID-19 sintomatico e la capacità di proteggere anche contro la variante isolata per la prima volta in Sudafrica, Pfizer e BioNTech hanno aggiornato i dati sul loro vaccino contro il COVID-19, BNT162b2, con l’obiettivo di presentare domanda alla FDA per trasformare l’autorizzazione in emergenza in un’approvazione piena.

Il dato – insieme all’analisi sulla sicurezza su 12mila persone trattate con la seconda dose di vaccino, per un massimo di sei mesi – ha evidenziato un livello di efficacia leggermente inferiore rispetto al 95% pubblicato inizialmente.

Da quell’analisi iniziale, però, i casi di COVID-19 sono passati dai 170 ai 927 al 13 marzo. Dei casi totali, i ricercatori hanno registrato 850 nel gruppo placebo rispetto a 77 nel gruppo trattato con il vaccino. In particolare, ci sono stati 32 casi gravi di COVID-19, tutti nel gruppo placebo, con un’efficacia del 100% del vaccino contro la malattia grave.

L’emergere di nuove varianti del coronavirus, in particolare quella denominata B.1.351, identificata per la prima volta in Sudafrica, ha sollevato dubbi sull’efficacia dei vaccini sviluppati finora. Ma dai dati da poco rilasciati, è emerso che il vaccino è efficace al 100% anche contro questa variante. Tra gli 800 partecipanti al trial arruolati nel paese africano, infatti, sono stati osservati nove casi di COVID-19, tutti nel gruppo placebo; e sei di questi erano proprio dovuti alla variante B.1.351.

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