Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Oncologico, M5S: “In Commissione i partiti si rimangiano quanto votato in Consiglio”

Antonella Laricchia - Capogruppo Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
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Antonella Laricchia - Capogruppo Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
Antonella Laricchia – Capogruppo Movimento 5 Stelle – Regione Puglia

“Oggi tutti i partiti hanno riconosciuto a noi del M5S il merito di aver portato a galla problematiche relative all’Oncologico fino ad oggi sconosciute. Tuttavia siamo rimasti delusi dal fatto che gli stessi partiti che in Consiglio regionale hanno votato all’unanimità una nostra mozione con la quale si chiedeva al CIV dell’IRCSS di rimettere il mandato alle valutazioni della giunta, oggi, in terza Commissione, si siano rimangiati la decisione presa” queste le prime dichiarazioni dei consiglieri regionali del M5S, Mario Conca e Marco Galante.
I consiglieri M5S non hanno apprezzato inoltre la decisione del direttore Quaranta di non rimettere il mandato come era stato richiesta all’unanimità da tutto il Consiglio regionale: “Il direttore Quaranta, si è detto non disponibile a rimettere il mandato e i consiglieri dei partiti, destra, centro e sinistra, si sono adeguati a questa presa di posizione tra l’altro più che prevedibile. A questo punto, avendo ascoltato il direttore scientifico e le “non risposte” del dg non possiamo che auspicare che la commissione mandi tutte le carte in procura. L’Ircss costa alle casse regionali 50 milioni di euro di soldi pubblici ed è nostro preciso dovere vigilare sull’operato degli organi amministrativi al fine di tutelare la sanità pugliese ed essere certi che quei soldi non vengano distratti dalla ricerca e dalla cura dei pazienti”.
Nell’audizione in Commissione, secondo i pentastellati, il direttore generale Quaranta avrebbe fatto “un lungo sermone quasi accademico, senza tuttavia dare risposte concrete sulla gestione amministrativa”. Critiche all’operato di Quaranta sono arrivate anche dallo stesso dott. Gasparini, direttore scientifico demandato per ordine del Ministero a controllare l’operato di CIV e DG, il quale ha criticato fortemente la gestione del cosiddetto tesoretto “6 degli 11 milioni – commentano i pentastellati – non sappiamo quali risultati scientifici abbiano prodotto”. Il D.S. ha poi sottolineato la “non adeguatezza dell’operato del CIV” che, anche a detta della dottoressa Vasti, componente dimissionaria dello stesso Comitato Indipendente di Valutazione, ha svolto negligentemente il proprio lavoro.
“A Quaranta – proseguono i cinquestelle – non abbiamo potuto chiedere i motivi della sostituzione del direttore scientifico Gadaleta con il dott. Guarini. Invitando i consiglieri a considerare la gestione poco attenta e poco trasparente degli ultimi anni, abbiamo chiesto loro di confermare quanto approvato dal Consiglio, procedendo quindi con la rimozione di CIV e di conseguenza del Direttore Generale, alla luce delle criticità confermate anche dai soggetti auditi. Solo così si potrebbe ricominciare da capo lavorando per un potenziamento dell’IRCSS con una seria programmazione”, una decisione, secondo i consiglieri M5S, imprescindibile per una programmazione e un potenziamento futuro dello stesso istituto ed in generale degli istituti pugliesi.
I consiglieri pentastellati, puntano poi il dito ancora una volta sull’assenza di atti aziendali che per quanto riguarda l’oncologico non sono mai stati inviati al Consiglio regionale. Sarebbe questa, a loro dire, una delle cause della situazione fumosa all’interno del CIV. “Se avessimo questi atti – proseguono – potremmo capire perché una struttura complessa già prevista sia stata trasformata in semplice o il motivo dello spostamento di un primario. Noi abbiamo il potere ed il dovere di valutare l’operato del direttore generale ed eventualmente anche di chiederne la rimozione per tutelare la sanità regionale. Siamo comunque d’accordo per una riorganizzazione di una rete oncologica-chirurgica purché sia fatta in maniera efficiente e trasparente”./

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