Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Nel Ssn il 47,3% dei Dirigenti medici esercita la libera professione intramuraria

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Presentata al Parlamento la Relazione annuale sull’esercizio dell’attività libero professionale intramuraria 2016 che evidenzia ancora un’estrema variabilità tra le Regioni e Province Autonome.

 

Il numero di medici che esercitano Alpi – attività libero professionale intramuraria – è diminuito passando da 59.000 unità relative all’anno 2012, pari al 48% del totale dei medici a 51.430unità nel 2016, pari al 43,3% del totale dei Dirigenti medici del Ssn.

 

In media, nel Ssn il 47,3% dei dirigenti medici, operanti nel Ssn a tempo determinato e a tempo indeterminato con rapporto esclusivo, esercita la libera professione intramuraria. È quanto rileva la Relazione annuale al Parlamento sull’esercizio dell’attività libero professionale intramuraria 2016, trasmessa al Parlamento il 21 gennaio scorso.

 

La Relazione del ministero della Salute dà conto del grado di implementazione dei principali adempimenti previsti in materia dal decreto legge 158/2012 convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, dalla legge 3 agosto 2007, n. 120, nonché dall’Accordo Stato Regioni del 18 novembre 2010.

 

Ecco i principali risultati dell’analisi:
-17 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto) hanno provveduto ad emanare/aggiornare le linee guida regionali, evidenziando un’invarianza rispetto ai risultati della rilevazione 2015;
-in 13 Regioni/Province Autonome (Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, P.A. Bolzano, P.A. Trento, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto) tutte le Aziende presenti hanno dichiarato di aver attivato l’infrastruttura di rete;

-in 6 Regioni/Province Autonome (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Veneto, P.A. Bolzano e P.A. Trento) tutte le Aziende garantiscono ai dirigenti medici spazi idonei e sufficienti per esercitare la libera professione, mentre negli altri contesti la maggior parte delle Aziende ha fatto ricorso all’attivazione del programma sperimentale;

-10 Regioni (Basilicata,Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Piemonte, Sardegna, Sicilia) hanno autorizzato l’attivazione del programma sperimentale con una diminuzione del numero delle Regioni da 12 nel 2015 a 10 nel 2016.

 

“La rilevazione, anche quest’anno – afferma il ministero della Salute – evidenzia un’estrema variabilità del fenomeno tra le Regioni, sia in termini generali di esercizio dell’attività libero professionale intramoenia, sia in termini specifici di tipologia di svolgimento della stessa con punte che superano quota 56% nelle seguenti Regioni:
Marche (63%)
Liguria (59%)
Lazio (57%)

 

Provincia Autonoma di Trento (60%)
Viceversa, il rapporto tra medici che esercitano l’Alpi sul totale dei medici in esclusività, tocca valori minimi in Regioni come:
Sardegna (28%)
Sicilia (34%)
Calabria (35%)
Umbria (36%)
Provincia Autonoma di Bolzano (16%).

 

In generale l’analisi del contesto nazionale – conclude il ministero – mostra nel complesso esperienze avanzate e altre in fase di allineamento e consolidamento”.

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