Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Liste d’attesa. M5S: “Misura che rimane sterile se non integrata con le nostre proposte”

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“Siamo contenti che il consigliere Amati abbia cambiato idea e che abbia presentato una proposta di legge che ricalca a tratti fedelmente diverse proposte che abbiamo presentato negli anni scorsi per abbattere le liste d’attesa e che lui e la sua maggioranza hanno bocciato. E’ il caso, ad esempio, del blocco dell’Alpi, una misura contenuta anche in un nostro emendamento al bilancio di previsione 2018 che in quella occasione la maggioranza ha bocciato.

Tuttavia, dal canto nostro, non ci interessano questi giochetti politici ma unicamente il bene del territorio e dei cittadini pugliesi, dunque siamo ben disposti a collaborare per migliorare questa proposta di legge che, purtroppo, presenta ancora numerose carenze”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S Marco Galante e Mario Conca a margine della seduta della III Commissione Sanità in cui è iniziata la discussione della proposta di legge contenente le misure per l’abbattimento delle liste d’attesa.

“Siamo soddisfatti, a tal proposito, – continuano i pentastellati – della decisione di istituire una apposita sottocommissione per poter approfondire la discussione su tutti gli emendamenti presentati perché se non opportunamente modificata questa proposta rischia di tradursi in una legge vigente solo sulla carta. Senza una implementazione del personale nelle strutture sanitarie infatti questo provvedimento non potrà mai diventare operativo”.

Tra le osservazioni ed emendamenti presentati dal M5S per migliorare la proposta, vi sono: la rideterminazione delle dotazioni organiche sulla base degli effettivi fabbisogni di personale (ad oggi carente), l’obbligo di inventario dei beni strumentali delle ASL e la valutazione di produttività degli stessi, la diffusione del teleconsulto e della telemedicina, l’estensione delle fasce orarie e delle giornate di erogazione delle prestazioni, che devono essere ampliate alle ore tardo-pomeridiane e serali nonché ai giorni prefestivi, nonché l’obbligo di dotazione di un sistema di contabilità analitica separata e di previsione di un sottoconto cui allocare l’accantonamento del 5% degli introiti ALPI , che devono essere utilizzati per l’abbattimento delle liste d’attesa e non mantenuti fermi nel bilancio generale della singola ASL.

Altro punto importante è quello della presa in carico del paziente attraverso l’implementazione dei Percorsi Diagnostici Terapeutici (PDT) che prevedono la partecipazione integrata di diversi professionisti e specialisti al fine di ottimizzare tempi e servizi in materia di diagnosi e terapia per una specifica patologia.

“Ora – concludono – per evitare che l’iniziativa del Consigliere Amati diventi l’ennesimo “fumo negli occhi” per i cittadini pugliesi, lavoreremo per migliorare questa proposta e per evitare che si ripeta quanto già accade per la normativa nazionale, spesso purtroppo disattesa a causa di organici e mezzi non adeguati al reale fabbisogno dei pugliesi”.

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