Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

L’evasione provoca il reato di fallimento

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L’evasione fiscale provocata dal presidente del Cda e consigliere di amministrazione provoca il reato di fallimento. Con la sentenza n. 633 la Corte di cassazione conferma la sentenza della Corte di merito che aveva escluso la bancarotta fraudolenta documentale, confermando la condanna per bancarotta impropria per aver cagionato con dolo il fallimento.

Secondo i ricorrenti per far scattare il reato era necessario verificare l’esistenza di un nesso causale tra le condotte contestate e il fallimento, che andava considerato invece come il ‘naturale’ epilogo di una società già in dissesto. Ma dalle sentenze precedenti risultava una realtà diversa da quella descritta dalla difesa. La Srl fallita era stata acquistata e utilizzata per proseguire l’attività. La nuova compagine era stata rilevata, dunque, per proseguire ‘la strategia di autofinanziamento mediante sistematica omissione di pagamenti di tributi e oneri previdenziali’.

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