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Legge di Bilancio, Regioni: Stabilizzare la crescita del Fsn in rapporto al Pil per garantire rinnovi contrattuali e per applicare a pieno regime i nuovi Lea

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Illustrate la posizione e le proposte delle Regioni nel corso di un’audizione parlamentare.

 

«La lettura della Legge di Bilancio ha un dato positivo: il fabbisogno sanitario nazionale è confermato in 116.474 milioni di euro per il 2020 e 117.974 per l’anno 2021 e i Programmi di edilizia sanitaria passano a 30 miliardi aumentando di 2 miliardi di euro per la sottoscrizione di accordi tra Stato e Regioni», a sottolinearlo, nel corso della sua relazione è Davide Carlo Caparini, Assessore al Bilancio della Regione Lombardia nel corso di un’audizione ieri dinanzi alle commissioni Bilancio riunite di Camere e Senato, alla quale hanno partecipato anche Alessandra Sartore (Assessore al Bilancio della Regione Lazio e coordinatrice vicaria della Commissione Affari Finanziari della Conferenza delle Regioni), Gaetano Armao (Vice Presidente della Regione Siciliana) e di Andrea Tronzano (Assessore al Bilancio della regione Piemonte).

 

Le Regioni sottolineano l’esigenza di stabilizzare la crescita del Fondo Sanitario Nazionale in rapporto al PIL per garantire i rinnovi contrattuali e per applicare a pieno regime i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza.

 

Per le Regioni inoltre “È urgente un nuovo accordo sul Patto Salute 2019–21 che non può non essere aggiornato sulla base della proiezione pluriennale della manovra statale in quanto manca il finanziamento per l’anno 2022”.

 

Le Regioni chiedono anche una nuova governance delle politiche e della spesa per il farmaco e di riformare le Agenzie Nazionali (Aifa, Agenas) e l’Istituto Superiore di Sanità.

 

Tra le proposte anche quelle per lo sviluppo della ricerca biomedica a supporto dell’assistenza e delle politiche di investimento, l’estensione del Servizio 112 NUE a tutte le Regioni e una soluzione a regime del tema “Emotrasfusi”.

 

Altri temi a cui si è fatto cenno nel corso dell’audizione – e nelle slide lasciate agli atti – riguardano: il sostegno alle politiche di accesso al credito e di agevolazione della crescita dimensionale delle imprese; gli investimenti nella ricerca e innovazione e il coordinamento degli interventi nazionali e regionali; il rafforzamento degli strumenti di promozione dell’export e dell’attrazione degli investimenti; l’accelerazione delle misure di semplificazione; l’istituzione delle ZES (zone economiche speciali); la Pianificazione degli investimenti già programmati in materia di sicurezza, infrastrutture per il trasporto e il rinnovo parco mezzi, con un’attenzione particolare alla messa in sicurezza delle Ferrovie ex-concesse; pianificazione degli investimenti per il completamento del comparto infrastrutturale dei Servizi Idrici Integrati ai fini del risparmio idrico (risanamento reti di distribuzione, riuso delle acque reflue) e della tutela ambientale (collettamento acque reflue, depurazione).

 

Un altro tema centrale sottolineato nel corso dell’audizione da Caparini è quello del “rifinanziamento e razionalizzazione dei fondi in materia di politiche per la casa e abitative nonché il superamento delle barriere architettoniche”. Toccati anche i temi dell’ambiente e della green economy, del presidio e della riqualificazione territoriale.

 

Va istituito un fondo nazionale permanente destinato a finanziare interventi di bonifica, alimentato anche mediante il rafforzamento della persecuzione del risarcimento di danni ambientali.

 

Va avviato un confronto per una riforma istituzionale in materia ambientale con una nuova articolazione del riparto delle funzioni ambientali tra gli enti e va rifinanziato dei fondi per le misure per il miglioramento della qualità dell’aria anche per far fronte alle infrazioni comunitarie.

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