Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

L’argine di Tria: niente nuovo debito e il deficit non salirà oltre l’1,6% L’idea di una tassa per le grandi imprese

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Il ministro dell’Economia Giovanni Tria è stato chiaro: il deficit delle amministrazioni pubbliche per il 2019 può raddoppiare rispetto agli impegni ereditati dal governo precedente, ma non di più. Non ci sarà finanziamento delle misure promesse da Lega e M5S generando ulteriore deficit. Nella nota di aggiornamento al Def il deficit per il 2019 dovrà essere all’1,6% del Pil. Questa misura, secondo il ministro, permetterebbe di erodere un po’ il deficit strutturale e garantirebbe un calo sostanziale del debito.

Tuttavia non imporrebbe una vera stretta ora che l’economia sta rallentando. Il premier Conte sarebbe d’accordo. Finora i due vice premier Salvini e Di Maio si sono concentrati sulle promesse ai loro elettori, è tempo che si valuti la loro compatibilità con i vincoli sui conti. E proprio questi ultimi non tornano. Reddito di cittadinanza e modifica della Fornero sono misure costose. I tagli di spesa non bastano. Occorrono scelte draconiane.

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