Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

La trappola dell’Iva che può cambiare i conti delle famiglie

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Preoccupa l’aumento dell’Iva. Se non sarà scongiurato partirà dal 1°gennaio 2020. Il rialzo delle aliquote al 13 e al 25,2% comporterà un aggravio medio di 538 euro che colpirà, in particolare, liberi professionisti, imprenditori e famiglie ubicate in Lombardia e Trentino Alto Adige.

Parliamo delle famose clausole di salvaguardia che prevedono un rincaro automatico, a copertura di spese pubbliche già decise. Il Sole 24 Ore del lunedì ha simulato l’impatto del doppio rincaro.

A soffrire di più del rincaro chi acquista maggiormente prodotti con aliquota al 22% come abbigliamento, calzature, arredi, bibite, vini e liquori. Restano, invece, più protetti beni tassati al 4% come pane, frutta e verdura.

Cresce l’aliquota intermedia che dal 10 passa al 13% per carne, pesce, miele e dolci, ma anche per lavori in casa, trasporti locali e tempo libero (ristoranti, teatri, cinema).

Per scongiurare l’aumento dell’Iva dal 2020 servono 23,1 miliardi di euro.

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