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La strategia dell’Europa sul futuro digitale

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La Commissione lancia la sfida delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale.

 

La Presidente Ursula von der Leyen ha sottolineato la necessità di guidare la transizione verso un pianeta in salute e un nuovo mondo digitale dove le persone e le imprese rimangono al centro.

 

Tecnologia al servizio delle persone; economia equa e competitiva, società aperta, democratica e sostenibile.

 

Sono questi i tre obbiettivi chiave in ambito digitale sui quali si concentrerà la Commissione europea nei prossimi cinque anni.

 

Le tecnologie digitali, se usate con criterio, andranno a vantaggio di cittadini e imprese in molti modi, per questo ieri la Commissione ha presentato le proprie idee e azioni per una trasformazione digitale al servizio di tutti e che rifletta il meglio dell’Europa.

 

Le soluzioni digitali che mettono le persone al primo posto, per la Commissione, schiudono nuove opportunità per le imprese e incoraggiano lo sviluppo di tecnologie affidabili per promuovere una società aperta e democratica e un’economia dinamica e sostenibile.

 

Le tecnologie digitali sono un potente alleato nella lotta ai cambiamenti climatici e per il conseguimento della transizione verde.

 

La strategia europea per i dati e le opzioni strategiche volte ad assicurare lo sviluppo antropocentrico dell’intelligenza artificiale (IA)presentate ieri sono i primi passi verso il raggiungimento di tali obiettivi.

 

«Oggi illustriamo – ha dichiarato la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – la nostra ambizione di plasmare il futuro digitale dell’Europa.

 

La strategia copre tutto: dalla cibersicurezza alle infrastrutture critiche, dall’istruzione digitale alle competenze, dalla democrazia ai media. Voglio un’Europa digitale che rifletta il meglio dell’Europa: apertura, equità, pluralismo, democrazia e sicurezza».

 

«Vogliamo che tutti i cittadini, tutti i lavoratori e tutte le imprese  – ha aggiunto Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale – abbiano pari opportunità di godere dei vantaggi della digitalizzazione.

 

Parlo di maggiore sicurezza alla guida o di minore inquinamento grazie alle automobili connesse oppure di salvare vite grazie alla diagnostica per immagini alimentata dall’IA, che permette ai medici di riconoscere le malattie più precocemente che mai».

 

Il Commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, ha dichiarato: «La nostra società genera volumi enormi di dati industriali e pubblici che trasformeranno il modo in cui produciamo, consumiamo e viviamo. Voglio che le imprese europee e le nostre numerosissime PMI abbiano accesso a tali dati e possano creare valore per gli europei, anche sviluppando applicazioni di intelligenza artificiale.

 

L’Europa ha tutto ciò che serve per guidare la corsa ai ‘big data’ e per salvaguardare la propria sovranità tecnologica, la propria leadership industriale e la propria competitività economica a vantaggio dei consumatori europei».

 

Le nuove strategie e i nuovi quadri consentiranno all’Europa di dispiegare tecnologie digitali all’avanguardia e di rafforzare le proprie capacità in materia di cibersicurezza.

 

L’Europa, afferma la Commissione, continuerà a salvaguardare la sua società aperta, democratica e sostenibile e gli strumenti digitali possono svolgere un ruolo a sostegno di questi principi.

 

Svilupperà e proseguirà il proprio percorso per diventare un’economia e una società digitali globalmente competitive, inclusive e fondate sui valori, continuando però ad essere un mercato aperto ma basato sulle regole e a lavorare in stretta collaborazione con i suoi partner internazionali.

 

L’Europa come leader nell’intelligenza artificiale affidabile

 

L’Europa è dotata di tutto ciò che serve per diventare un leader mondiale nei sistemi di intelligenza artificiale (IA) che possano essere utilizzati e applicati in modo sicuro.

 

Possiede centri di ricerca eccellenti, sistemi digitali sicuri e una solida posizione nel settore della robotica, così come nei settori competitivi della produzione e dei servizi, che vanno dall’industria automobilistica all’energia, dall’assistenza sanitaria all’agricoltura.

 

Nel libro bianco presentato ieri, la Commissione propone un quadro per un’intelligenza artificiale affidabile, basata sull’eccellenza e sulla fiducia. In partenariato con il settore pubblico e privato, l’obiettivo – spiega la Commissione – è mobilitare risorse lungo l’intera catena del valore e creare i giusti incentivi per accelerare la diffusione dell’IA, anche presso le piccole e medie imprese e mediante la collaborazione con gli Stati membri e la comunità scientifica, al fine di attirare e trattenere i talenti.

 

I sistemi di IA possono essere complessi e comportare rischi significativi in determinati contesti, pertanto è essenziale rafforzare la fiducia.

 

Sono necessarie norme chiare per regolamentare i sistemi di IA ad alto rischio senza imporre eccessivi oneri a quelli meno rischiosi. Continuano inoltre ad applicarsi le norme rigorose dell’UE per proteggere i consumatori, far fronte alle pratiche commerciali sleali e proteggere i dati personali e la privacy.

 

Per i casi ad alto rischio, quali quelli che riguardano la salute, le attività di polizia o i trasporti, i sistemi di IA – prosegue la Commissione – dovrebbero essere trasparenti, tracciabili e garantire che vi sia una sorveglianza umana.

 

Le autorità dovrebbero poter effettuare verifiche sui dati usati dagli algoritmi e certificarli, così come accade per i cosmetici, le automobili o i giocattoli.

 

Sono necessari dati privi di distorsioni per addestrare i sistemi ad alto rischio a funzionare correttamente, oltre che per garantire il rispetto dei diritti fondamentali, in particolare la non discriminazione.

 

Per le applicazioni di IA che presentano un rischio più limitato, la Commissione ipotizza un sistema di etichettatura su base volontaria, a condizione che vengano applicati gli standard più elevati.

 

Secondo la Commissione il mercato europeo accoglie tutte le applicazioni di IA, purché siano conformi alle norme dell’UE.

 

L’Europa come leader nell’economia dei dati

 

L’obiettivo della strategia europea per i dati è garantire che l’UE assuma il ruolo di modello e di guida per le società rese più autonome grazie ai dati.

 

La strategia punta in primo luogo a creare un vero spazio europeo dei dati, un mercato unico per i dati, al fine di sbloccare i dati inutilizzati per consentirne la libera circolazione all’interno dell’Unione europea e in tutti i settori, a vantaggio delle imprese, dei ricercatori e delle pubbliche amministrazioni.

 

I cittadini, le imprese e le organizzazioni dovrebbero avere la facoltà di adottare decisioni migliori sulla base delle informazioni raccolte grazie ai dati non personali.

 

Tali dati dovrebbero essere accessibili a tutti, soggetti pubblici o privati, start-up o mega imprese.

 

Per conseguire tutto ciò, la Commissione proporrà in primo luogo di istituire il corretto quadro normativo per la governance dei dati, l’accesso ai dati e il riutilizzo degli stessi tra imprese, tra imprese e pubblica amministrazione e all’interno delle amministrazioni.

 

Ciò comporta la creazione di incentivi per la condivisione di dati e l’istituzione di regole pratiche, eque e chiare in materia di accesso ai dati e uso degli stessi, che siano conformi ai valori e ai diritti europei, quali la protezione dei dati personali, la tutela dei consumatori e la legislazione in materia di concorrenza.

 

Ciò rende inoltre più ampiamente disponibili i dati del settore pubblico, aprendo set di dati di elevato valore in tutta l’UE e permettendone il riutilizzo per l’innovazione di punta.

 

In secondo luogo, la Commissione intende sostenere lo sviluppo dei sistemi tecnologici e della prossima generazione di infrastrutture, che permetteranno all’UE e a tutti gli operatori di avvalersi delle opportunità offerte dall’economia dei dati: essa parteciperà agli investimenti in progetti europei ad alto impatto per gli spazi europei dei dati e per le infrastrutture cloud affidabili ed efficienti sotto il profilo energetico.

 

Da ultimo, varerà azioni settoriali specifiche volte alla costruzione degli spazi europei dei dati, ad esempio nell’ambito della produzione industriale, del Green Deal, della mobilità o della salute.

 

La Commissione si adopererà inoltre per colmare ulteriormente le lacune in termini di competenze digitali dei cittadini europei, studiando soluzioni finalizzate ad attribuire ai cittadini un maggiore controllo su chi può accedere ai loro dati generati automaticamente.

 

 

La consultazione pubblica sul libro bianco sull’intelligenza artificiale resterà aperta fino al 19 maggio 2020. la Commissione sta inoltre raccogliendo riscontri sulla sua strategia per i dati.

 

Alla luce dei contributi ricevuti, la Commissione intraprenderà ulteriori azioni per sostenere lo sviluppo di un’IA affidabile e di un’economia basata sui dati.

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