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Italiani conquistati dal digitale, Visa: «Per 6 su 10 i contanti non vincono più sulle carte»

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(Corriere della Sera)  – Meno contanti, più carte. Il 2020 si conferma un anno di grande cambiamento sul fronte dei pagamenti digitali. Secondo uno studio realizzato da Gfk per Visa, che ha esplorato come i lockdown abbiano influito sui comportamenti e le percezioni dei consumatori rispetto ai pagamenti “cashless”, il 62% degli italiani non considera più i pagamenti in contante preferibili a quelli digitali. Proprio la pandemia ha spinto gli intervistati a superare le resistenze storiche e a ridurre del 23% l’uso del contante. Sul fronte online, l’e-commerce ha fatto un balzo in avanti con il 51% degli italiani che ha per la prima volta fatto acquisti online (25%) o ne ha incrementato la frequenza (26%).

 

Il ruolo del Cashback

Su questa svolta digitale del Paese ha e avrà certamente un ruolo il cashback, il piano del governo per incentivare i pagamenti con carte, partito nella versione sperimentale «di Natale», dall’8 dicembre al 31 dicembre 2020 e poi rinnovato nel 2021. La misura, che prevede in 60 giorni il rimborso del 10% degli acquisti effettuati in sei mesi con fino a un massimo di 15 euro a transazione, è stata apprezzata dagli italiani. Stando ai numeri nel periodo tra l’8 e il 31 dicembre 2020, 5, 8 milioni di cittadini si sono iscritti al cashback. Sono stati attivati per l’iniziativa più di 9,9 milioni di strumenti di pagamento elettronici, di cui oltre 7,6 milioni dall’app IO. Sono state così elaborate dal sistema 63,2 milioni transazioni per un importo medio di 46 euro.

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«In tutta Europa, come in Italia — sottolinea Giuseppe Arciero, head of financial institutions Visa Italia — la pandemia ha messo a dura prova le nostre società, causando serie difficoltà a persone e aziende, ma allo stesso tempo ha accelerato il percorso di digitalizzazione». I risultati della ricerca condotta con Gfk confermano che un grande cambiamento è in atto nel nostro Paese anche se siamo ancora indietro rispetto a Francia e Spagna. «I dati mostrano che l’Italia è ancora indietro rispetto agli altri Paesi europei. Il progetto Cashback, e più in generale il piano Cashless del Governo, rappresentano in tal senso una grande opportunità per accelerare il percorso di adozione dei pagamenti elettronici anche nel nostro paese e raggiungere così gli standard dei nostri vicini europei», aggiunge.

Supporto alle pmi

Accelerare sul digitale è poi strategico per l’economia reale. «Sul fronte delle piccole imprese, probabilmente le più colpite dagli effetti delle limitazioni imposte dalla pandemia, riteniamo molto importante il ruolo che i pagamenti hanno svolto e svolgono tuttora nell’aiutarle a rispondere alla crisi, sostenendo i consumatori nel continuare a fare acquisti e supportando nelle vendite gli esercenti durante i lockdown attraverso i canali online o con modalità alternative come il take away e il delivery», conclude Arciero. In questo contesto si inserisce, ad esempio, il Digital Business Kit, accessibile dal portale di Visa e rivolto ai piccoli esercenti che vogliono allargare il proprio business attraverso l’adozione dei pagamenti digitali e lo sviluppo di canali online.

 

I prossimi mesi

E in futuro? Se il cashback è una misura temporanea secondo gli esperti a livello nazionale difficilmente il contante tornerà a guadagnare terreno nei prossimi mesi. Lo studio di Visa su questo punto è chiaro. L’indagine indica come gli italiani sono propensi a un’ulteriore diminuzione dei pagamenti in contante del 31% sugli acquisti in negozio sopra i 100 euro. Il tutto a favore di carte di debito (+18%), di credito (+16%) e prepagate (+12%). Stiamo entrando quindi nell’era d’oro dei pagamenti digitali anche se l’Italia ha ancora un gap importante da recuperare.

Diana Cavalcoli

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