Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Influenza. Fimmg Puglia: “Crescono i numeri, ma la campagna vaccinale procede tra mille difficoltà”

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“Al momento ci sono oltre 20.000 pugliesi affetti da influenza. A Natale potrebbero essere oltre 100.000”, spiega l’organizzazione dei medici di famiglia che denuncia come tuttavia problemi di tipo tecnico hanno rallentato la campagna vaccinale: “Hanno modificato il tipo di codice da inserire per registrare il lotto, senza informare i medici né i gestori dei gestionali, che non riuscivano quindi ad allinearsi a GIAVA, il sistema regionale. Ci sono colleghi che hanno trascorso ore cercando dì registrare i vaccini effettuati”.
28 NOV – “Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, crescono i casi di sindromi simil-influenzali. L’incidenza è pari a 9,5 casi per mille assistiti,contro i 6,9 della settimana precedente. Vuol dire che in Italia quasi 10 cittadini su mille si ammalano di influenza. In Puglia, come spesso avviene, l’influenza arriva con due settimane di ritardo rispetto alla media italiana con un’incidenza di 5,31 cittadini su mille. Al momento ci sono oltre 20000 pugliesi affetti da influenza che si prevede raddoppieranno in meno di due settimane. A Natale potremmo avere oltre 100.000 pugliesi a letto con l’influenza”. A fare il punto è la Fimmg Puglia, che sottolinea come, tuttavia, mentre l’influenza avanza, la campagna vaccinale regionale rallenti. Dopo i ritardi nella consegna delle dosi, i medici lamentano infatti continui problemi con la registrazione sui sistemi informatici, a cui peraltro è vincolato l’approvvigionamento.

“Hanno modificato il tipo di codice da inserire per registrare il lotto, senza informare i medici né i gestori dei gestionali che non riuscivano quindi ad allinearsi a GIAVA, il sistema regionale. Ci sono colleghi che hanno trascorso ore cercando dì registrare i vaccini effettuati”, spiega Donato Monopoli, segretario Fimmg Puglia.

 

“È solo l’ultimo – evidenzia Monopoli – degli infiniti problemi tecnici e organizzativi che assorbono tempo e sono causa di frustrazione, sia per i medici che per i pazienti. I colleghi segnalano che le difficoltà di approvvigionamento provocano il malcontento dei cittadini che si riversa inevitabilmente sui medici di famiglia, benché il disservizio non dipenda da loro”.

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