Il design lo decide il malato

Se un servizio o uno strumento è disegnato a partire dalle esigenze dei pazienti sarà più efficace, le persone lo useranno di più e meglio. Questo principio preso in prestito dal marketing ha ispirato alcune esperienze pilota in ambito sanitario, i cui risultati indicano che i cittadini si sentono coinvolti e seguono di più le indicazioni dei medici, aumentando l’aderenza, e migliorando la salute.

“È un percorso di responsabilizzazione reciproca in cui il paziente è chiamato a esercitare un diritto: quello di dire come vorrebbe un servizio; ma si assume anche il dovere di inserire la sua richiesta in un sistema complesso che gli viene spiegato”, sottolinea Guendalina Graffigna, professoressa di Psicologia all’università Cattolica di Milano. alcuni casi studio sono stati realizzati anche in Italia: in Veneto, dal 2016, è attivo un club di cittadini – circa 750 – coinvolti nella creazione di strumenti condivisi.

Attualmente i soci del club stanno collaborando al miglioramento dell’app Sanità km zero, che serve per la prenotazione e il ritiro di farmaci, e allo sviluppo del portale web del Fascicolo sanitario elettronico regionale del Veneto.