Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

I malati non sono tutti uguali

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In tema di accessibilità alla diagnosi e alle cure per i pazienti oncologici l’Osservatorio civico sul federalismo in sanità di Cittadinanzattiva registra enormi differenze non solo tra nord e sud, ma anche tra zone marine e montuose, tra aree urbane e interne, nell’ambito della stessa regione.
In particolare, per quanto riguarda l’accesso ai farmaci.

 

“È vero che l’Aifa ha svolto nel corso degli anni un ruolo importante in termini di garanzia di accesso all’innovazione, ma resta un evidentissimo problema di governance, di organizzazione, di trasparenza nell’accesso” che finisce per creare “disuguaglianze e cittadini di categorie diverse”.

 

Questo succede perché, spiega Gaudioso, dopo il lungo processo di valutazione e rimborso dei farmaci, quando ormai il medicinale dovrebbe essere immediatamente disponibile su tutto il territorio nazionale, “le regioni a loro volta vogliono decidere se inserire i farmaci nei prontuari regionali e aziendali, cosa che prevede passaggi di commissioni che si riuniscono, valutano, si riuniscono di nuovo…” Procedura che porta a far passare, da quando l’azienda deposita il dossier presso l’Ema a quando diviene effettivamente disponibile al paziente, “circa 806 giorni (2,2 anni) arrivando fino a 1074 giorni (circa 3 anni) nella regione con le tempistiche più lunghe”.

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