Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

I lavori per la realizzazione dell’ospedale San Cataldo di Taranto dovrebbero concludersi il 18 novembre 2022

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I lavori delle Commissioni I e III congiunte

I lavori per la realizzazione dell’ospedale San Cataldo di Taranto dovrebbero concludersi il 18 novembre 2022 rispettando il crono programma previsto e i 105 milioni per il completamento del progetto con l’acquisizione della strumentazione, sono stati già deliberati. È quanto emerso nel corso della riunione delle Commissioni I e III congiunte.

L’assessore alla sanità ha ribadito che le procedure sono tutte corrette e per il finanziamento non c’è alcun motivo di avere perplessità. Per quanto riguarda, invece l’istituzione del Polo universitario all’interno della Azienda ospedaliera San Cataldo, l’assessore ha ribadito che “nulla osta” a condizione che questo non comporti rallentamenti alla realizzazione dell’ospedale.

Il Commissario della istituenda Azienda ospedaliera SS Annunziata di Taranto, Michele Pelillo, ha ricordato un dato importante. Il primo ottobre inizia il quarto anno di medicina a Taranto e quindi gli studenti dovranno frequentare le corsie degli ospedali, per questo sette professori della facoltà di medicina di Bari si insedieranno nell’ospedale di Taranto, una circostanza importante, un prodromo per immaginare la istituzione di un vero e proprio policlinico con uno spazio da dedicare a tutte le discipline sanitarie.

Il presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche di Taranto, Pierpaolo Volpe, ha ribadito l’importanza della realizzazione del Polo Universitario che deve accogliere non solo il corso di laurea in medicina e chirurgia, ma anche i corsi di laurea nelle professioni sanitarie.

Questa progettualità secondo Pelillo “conferma la validità del ruolo strategico che va nella direzione da tanti auspicata affinché il San Cataldo, possa diventare un Polo d’eccellenza per Taranto e l’intera regione Puglia, capace d’offrire un servizio clinico al passo coi tempi, riducendo la migrazione sanitaria e i cosiddetti viaggi della speranza ma anche facendolo diventare un Polo formativo universitario con elevati standard qualitativi”.

 

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