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I costi della criminalità organizzata: ‘Ruba il 20% del Pil

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La criminalità organizzata ‘ruba’ tra il 15 e il 20% del Pil pro capite. A dirlo un’analisi di Paolo Pinotti, docente della nuova cattedra di Economia della criminalità istituita all’Università Bocconi di Milano.

 

Lo studio è stato effettuato su Puglia e Basilicata che insieme a Sicilia, Calabria e Campania compongono le cinque regioni italiane dove è massiccia la presenza della criminalità organizzata. Queste cinque regioni sono anche le più povere in termini di Pil pro capite.

 

La scelta di Puglia e Basilicata è dovuta al fatto che hanno registrato un salto di qualità nella gestione criminale dalla metà degli anni Settanta. Da allora la loro crescita economica è calata.

 

L’arrivo della criminalità organizzata in queste due regioni è stata favorita dai fondi stanziati per il terremoto dell’Irpinia, dall’arrivo di criminali di stampo mafioso e camorristico mandati in soggiorno obbligato e dallo spostamento del traffico delle sigarette di contrabbando dal Tirreno all’Adriatico.

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