Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Galante segnala all’ANAC mancata rotazione dirigenti sanità

Marco Galante - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
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Marco Galante - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
Marco Galante – Consigliere Movimento 5 Stelle – Regione Puglia

Il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Marco Galante, al termine di un lavoro di accesso agli atti durato mesi, ha depositato un’interrogazione indirizzata all’assessore Emiliano e contestualmente ha inviato una segnalazione all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) in merito alla mancata rotazione dei dirigenti nelle ASL pugliesi, un obbligo nella Pubblica Amministrazione.

In particolare, nei mesi passati il gruppo M5S Puglia ha richiesto alle ASL pugliesi tutta la documentazione e le deliberazioni attestanti l’avvenuta rotazione degli incarichi. Dalle risposte pervenute è emersa un’applicazione disomogenea della normativa in materia.

“La rotazione dei dirigenti – dichiara Marco Galante – è un atto dovuto al fine di prevenire la corruzione nella sanità che ad oggi costa circa 6 miliardi di euro. Nel settore sanitario, infatti, essa viene favorita proprio da un letterale “incrostamento” di funzioni e responsabilità negli stessi incarichi; rischio che verrebbe ridotto se si attuasse la dovuta alternanza di ruoli tra i professionisti.”
Il consigliere ginosino componente della III Commissione Sanità, inoltre, sottolinea di aver ricevuto riscontro solo da quattro ASL su sei: Foggia, Lecce, Brindisi e Taranto, mentre nessun cenno è arrivato dalle ASL di Bari e BAT.

In particolare, si legge nell’interrogazione, nell’ASL Taranto la rotazione ha interessato solo alcuni incarichi di direzione di struttura complessa, escludendone molti altri in ragione dell’asserita insostituibilità del dirigente. Inoltre non si è proceduto ad effettuare alcuna rotazione nei seguenti settori: area della prevenzione, servizio sistemi informativi e telematici, distretti ed UVAR, pur essendo settori individuati chiaramente all’interno del Piano triennale Anticorruzione.

Nell’ASL Foggia, invece, la deliberazione n. 305/16 ha rinviato a successivi provvedimenti la rotazione del personale di ben sette Distretti Socio Sanitari, del D.S.M., del Dipartimento Riabilitazione, del Dipartimento Dipendenze Patologiche, dell’Area Coordinamento Servizio Socio Sanitario, mentre quanto al Dipartimento di prevenzione l’azienda è in attesa dello specifico piano di rotazione redatto dal Direttore di Dipartimento e inerente il personale addetto alle attività di ispezione.

Nell’AsI Lecce nell’anno 2015 le uniche rotazioni effettuate hanno riguardato i Direttori dei Distretti Socio-Sanitari di Casarano, Maglie e Martano; è stato inoltre nominato il nuovo Direttore di Dipartimento di Riabilitazione e si è attuata la rotazione di due segretari di commissione medica per il riconoscimento delle invalidità civili e dell’handicap di Lecce. Con Delibera n°l del 05/01/2016 si è proceduto alla rotazione dei Dirigenti Amministrativi della struttura complessa Area Gestione del Patrimonio e dei Direttori Amministrativi dei Presidi Ospedalieri.

In ultimo, anche l’Asl Brindisi ha provveduto ad effettuare la rotazione solo con riferimento ad alcune figure interne all’Azienda ma anche in questo caso la rotazione non ha interessato tutto il personale preposto ad attività afferenti alle aree maggiormente sensibili al rischio di corruzione.

“Dalle risposte ricevute, in attesa di ricevere risposta anche da Bari e BAT, – commenta Galante – si è potuta evincere chiaramente una “solo parziale” applicazione dell’obbligo di rotazione che è stato limitato solo ad alcune figure, giustificando, in tutti gli altri casi, la mancata rotazione con una presunta “infungibilità” dei ruoli.

Una giustificazione alquanto pretestuosa, dato che la normativa, al fine di assicurare la rotazione, prevede di coinvolgere il personale in percorsi di formazione e aggiornamento continuo, anche mediante sessioni formative, proprio con l’obiettivo di creare una pluralità di competenze e professionalità che possano essere riutilizzate in vari settori. All’ANAC si chiede – conclude – di vigilare sull’adozione delle procedure e di prendere tutti i provvedimenti necessari a far luce su questo argomento”.
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