Ecco l’accordo: su scuola e sanità l’Italia è divisa in due
Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna stanno concludendo le trattative con il governo per ottenere le autonomie differenziate. In linea generale funziona così: per ogni competenza, lo Stato cede anche i fondi corrispondenti.
“Le modalità per l’attribuzione delle risorse finanziarie – si legge nelle bozze – sono determinate a) in termini di spesa sostenuta dallo Stato nella Regione; b) fabbisogni standard, che entro cinque anni dovranno diventare il parametro di riferimento”.
Questi fabbisogni saranno tarati “in relazione alla popolazione residente e al gettito dei tributi maturati sul territorio regionale in rapporto ai rispettivi valori nazionali”. Tradotto: più alto è il gettito, più soldi potranno tenersi le Regioni, col rischio di creare scompensi nella distribuzione delle risorse a livello nazionale.
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