Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Donne e lavoro: ancora lontana la ripresa occupazionale

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E’ in notevole crescita il numero di donne laureate e quindi altamente qualificate che si affacciano giorno dopo giorno, sul mondo del lavoro.

Il dossier presentato dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro dal titolo “Donne e lavoro: ancora lontana la ripresa occupazionale” affronta proprio questa tematica.

Ed infatti, nello specifico, l’analisi parte dai dati ISTAT contenuti nell’indagine mensile sulle Forze Lavoro e di quelli delle Comunicazioni Obbligatorie del Ministero del Lavoro per ciò che concernono le nuove attivazioni.

Si analizza proprio la tipologia contrattuale, le modalità di lavoro, i settori più interessati e le differenze che ci sono a livello geografico. Viene reso noto come l’occupazione femminile abbia interessato anche settori fino ad oggi prettamente maschili (si pensi al settore ingegneristico o alle scienze matematiche o all’informatica).

Addirittura, una assunzione su 4 relativa a professioni intellettuali, ha interessato le donne. Trattasi di assunzioni dove le qualifiche erano ad alta specializzazione oltre che specificatamente tecniche.

Inoltre, lo studio ha reso noto come circa il 66,3% delle nuove attivazioni tra i profili intellettuali e specializzati, siano cresciuti del 23% rispetto all’ anno 2019.

L’esame condotto ha rilevato come le donne si siano affermate in qualità di specialiste della salute o in qualità di architetto o ingegnere.

Non sono mancate le specialiste anche in scienze matematiche, informatiche e chimiche (+19,5%).

Purtroppo però, a causa dell’incerto periodo storico, i profili contrattuali adottati, sono sempre stati a tempo determinato.

Solo il 21,3% delle donne è stata assunta a tempo indeterminato e solo una donna su due (49,2%) nei primi nove mesi del 2021 ha firmato un contratto a tempo pieno sebbene tra gli uomini la percentuale sia del 68,7%.

Si rimane a disposizione.

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