Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

De Leonardis: “Ministero della sanità a guida 5 Stelle e Regione devono rivedere i tagli e gli accorpamenti dei laboratori di analisi pubblici”

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Nota del consigliere regionale Giannicola De Leonardis.
“Il 27 settembre scorso ho presentato un’interrogazione urgente al presidente Michele Emiliano in merito alla riorganizzazione dei Laboratori di Analisi pubblici della Regione Puglia in provincia di Foggia, ancora in attesa di risposta.
L’iniziativa è stata dettata da perplessità – condivise da gran parte degli addetti ai lavori e degli utenti – alimentate da un processo avviato dalla Delibera di Giunta regionale n. 985 del 20 giugno 2017 che prevede, tra l’altro, l’individuazione di un unico Laboratorio Hub per Asl, ad eccezione dell’ASL BA dove sono previsti 2 Hub, in considerazione della vasta dimensione dell’Azienda in termini di popolazione residente.

 

E ancora, l’individuazione di Laboratori Spoke di base, presenti negli ospedali di primo livello; l’individuazione di Laboratori Spoke d’urgenza previsti negli ospedali di base; la riconversione dei Laboratori territoriali, laddove presenti, in Centri Prelievi Territoriali deputati all’esecuzione di prelievi ematologici o microbiologici da trasferire al Laboratorio Hub di riferimento; e la previsione per i Laboratori Hub, a seguito di apposite convenzioni con le aggregazioni di laboratori privati accreditati o con i singoli laboratori che non hanno l’obbligo di aggregarsi, di eseguire ‘prestazioni in service.

 

Un modello organizzativo che nasce dall’esigenza di risparmiare, ma a scapito del personale e dei cittadini, che saranno costretti a disagi fin troppo prevedibili.

Prendendo come riferimento la sola provincia di Foggia, viene infatti indicato un Laboratorio HUB con laboratorio di tossicologia presso gli Ospedali Riuniti di Foggia, un laboratorio Spoke di base presso gli ospedali di primo livello di San Severo e Cerignola, e un laboratorio Spoke di base presso gli ospedali di base di Manfredonia e Lucera.

Ridimensionate anche le strutture presenti a San Marco in Lamis, Torremaggiore, Vico del Gargano, Vieste. Scompare il laboratorio di analisi attivo presso la sede dell’Asl, ma che benefici ne deriveranno?

Il personale dovrà essere trasferito altrove e i cittadini –provenienti da tutta la provincia, un bacino d’utenza considerevole – saranno costretti a code ancora più lunghe ed estenuanti, in particolare la popolazione anziana: è questo il modello virtuoso di sanità che si intende realizzare in Puglia?

 

Si potrebbe obiettare che tutto avviene in osservanza a direttive ministeriali, ma la Regione Puglia non ha certo esitato in questi anni ad entrare in rotta di collisione con i vari governi che si sono succeduti per svariate cause, condivisibili o meno.

 

Perché allora non cercare di fare valere legittime argomentazioni e preoccupazioni, nell’interesse dei cittadini penalizzati oltremodo, e modificare una politica di tagli improduttivi e dannosi? Invitando nel contempo il neo Ministro della Sanità, espressione del Movimento 5 Stelle, a rivedere questo punto del Piano di riordino e del Piano operativo, proprio alla luce delle considerazioni esposte, che certamente sono riferibili pure ad altre province e regioni”.

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