Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Dalla malattia ai permessi: welfare a copertura ampia

464

La riforma del Jobs act ha previsto la contribuzione obbligatoria a un ‘fondo di solidarietà’ per tutti i datori di lavoro, compresi gli studi professionali, esclusi dalla cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, che occupano più di cinque dipendenti.

Nei settori in cui non c’è un fondo di solidarietà, i datori di lavoro sono tenuti a contribuire al Fis cioè al Fondo di solidarietà Inps il cui fine è assicurare una tutela in costanza di rapporto di lavoro a favore dei dipendenti, in sostituzione di cigo e cigs.

Il Fis assicura l’erogazione di due prestazioni: l’assegno di solidarietà e l’assegno ordinario ma non danno diritto agli assegni al nucleo familiare e al Tfr. Ai fini dell’accesso alle prestazioni garantite dal Fis non è obbligatoria l’adozione del criterio di rotazione dei dipendenti. Lo svolgimento di attività lavorativa retribuita, subordinata o autonoma, durante il periodo di riduzione del lavoro con diritto all’assegno di solidarietà non comporta, in via di principio, la perdita del diritto all’integrazione per l’intero periodo predetto.

Comments are closed.