Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Capone con Emiliano,Barone e Piemontese per ribadire il “no” alla violenza sulle donne

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La violenza contro le donne ha tanti volti, riconoscerli è il primo passo verso il cambiamento. Per questa ragione il Consiglio regionale della Puglia, con la sua prima presidente donna, Loredana Capone, gli assessorati al Welfare e allo Sport per Tutti, e il Presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, hanno voluto farsi promotori di una grande iniziativa corale per illustrare i progetti che nei prossimi mesi vedranno la Puglia protagonista di una sfida che punta a sensibilizzare sempre più le comunità pugliesi.

Dalle iniziative culturali per promuovere la parità finanziate dalla Presidenza del Consiglio regionale con il bando “Futura – la Puglia per la parità”: oltre 100 eventi dal Gargano al Salento tra mostre, residenze artistiche, laboratori, convegni, spettacoli teatrali, musicali, di danza, percorsi educativi e formativi. Un intero anno per lasciarsi invadere dalla bellezza e da parole gentili come consapevolezza, rispetto, uguaglianza.

Alla campagna social realizzata dalle alunne e gli alunni del Liceo Scientifico “Einstein” di Cerignola, vincitori del contest, “Pari Pari- Parità la vittoria piu bella”, lanciato dal Consiglio regionale nel novembre scorso e rivolto alle classi terze, quarte e quinte delle scuole superiori pugliesi. L’obiettivo era incoraggiare studenti e studentesse a cimentarsi in ciò che riescono meglio, la comunicazione ai tempi dei social -da tik tok a instagram-, realizzando un video contro la violenza di genere. Cinquanta i video candidati, quarantaquattro scuole coinvolte per un totale di 467 studenti. Ha vinto “Siamo pari”, “Pari Pari – hanno scritto i ragazzi nella descrizione di accompagnamento – in Puglia è un modo di dire usato come per dire ’1-1 palla al centro’. Ma chi l’ha detto che mettere in funzione la lavatrice sia esclusivamente femminile mentre il calcio una passione solo maschile?”. Gli alunni della IV B dell’Istituto foggiano riceveranno un premio di mille euro da spendere per l’allestimento di una biblioteca scolastica di genere e avranno l’opportunità di partecipare a un laboratorio di tecniche cinematografiche, tenuto da professionisti del settore, esperti in scrittura, regia, fotografia, sound design, montaggio, post-produzione e comunicazione. In sostanza per due settimane vivranno l’esperienza del set vedendo la loro idea creativa crescere e trasformarsi pian piano in un prodotto di comunicazione vero e proprio che sarà poi diffuso sulle piattaforme social. Ma non saranno gli unici a essere premiati perché tutti i 467 i ragazzi partecipanti avranno diritto ad un biglietto gratuito per uno degli eventi in programma nelle loro città all’interno del cartellone 2023 del Teatro Pubblico Pugliese.

“Il valore di questa Giornata – ha detto il presidente Emiliano – è richiamare l’attenzione dell’intera comunità su un problema gravissimo: la violenza contro le donne. La Regione Puglia è impegnata non solo sul terreno del supporto alle donne e ai minori, con investimenti importanti per il potenziamento dei centri antiviolenza, dei centri di ascolto, delle case rifugio e di tutte le attività di prevenzione e contrasto del fenomeno, ma anche con politiche di welfare e del lavoro che possano sostenere e tutelare le vittime concretamente. Importante oggi è anche realizzare a tutti i livelli, politiche culturali e di sensibilizzazione che coinvolgano la società nel suo insieme, con uno sguardo particolare ai più giovani. Coltivare sin da piccoli consapevolezze, esperienze positive, che possano dare buoni frutti in termini di effettiva parità e di una società più equilibrata e giusta. Siamo tutti chiamati a questa attenzione e senso di responsabilità, ogni giorno dell’anno”.

“Sono cose da femmine” o “Cose da maschi”, “Non fare la femminuccia”, “È l’uomo che deve mantenere la famiglia” – ha commentato la Presidente Capone. Ci siamo accomodati dentro un’educazione piena zeppa di stereotipi fino a semplificare la realtà con categorizzazioni che rischiano di vanificare ogni sforzo. Perché alla fine ciò che resta sono le parole insieme ai fatti. Troppi uomini ancora ritengono le donne come un oggetto di loro proprietà o comunque soggetti sottoposti ai loro ordini, al loro volere, e le donne non possono opporsi, e se lo fanno sono punite, fino alla morte. E la casa, il luogo che dovrebbe essere l’ambiente più sicuro per chi ci vive, il focolare domestico, diventa il luogo del sacrificio. Dal 2000 a oggi sono più di tremila le donne uccise in Italia, praticamente una ogni tre giorni, senza contare le vittime di stalking, di mobbing sul posto di lavoro. La violenza sulle donne è un fatto quotidiano, comune, di massa. Con “Futura” e “Pari Pari” vogliamo, da un lato, parlare direttamente alle donne, renderle consapevoli del loro valore, della loro dignità, delle loro potenzialità, dall’altro, stimolare le ragazze, e soprattutto i ragazzi, a una maggiore sensibilità, consapevolezza e rispetto. A loro affidiamo quella rivoluzione culturale che può davvero sconfiggere la violenza contro le donne. Tanto è stato già fatto, in primo luogo dai centri Antiviolenza, che ringrazio di cuore per essersi fatti carico non solo della cura ma anche del dolore di ciascuna delle vittime, ma non basta. In Puglia stiamo facendo del nostro meglio e ho apprezzato l’attenzione dimostrata ieri dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al passaggio di consegne dalla precedente alla nuova commissione d’inchiesta sulla violenza di genere. Non c’è colore politico davanti a certe cose e nel ripartire sarà certamente anche opportuno comprendere se le norme esistenti sono adeguate e applicate nel migliore dei modi. In ogni caso la rivoluzione culturale è un pezzettino di responsabilità che spetta a ciascuna e ciascuno di noi. La violenza di genere non è un problema che riguarda le donne, è una sfida di civiltà che possiamo e dobbiamo vincere tutti insieme”.

Ma l’elenco delle iniziative continua con la campagna di comunicazione “Allénati contro la violenza” -promossa dagli Assessorati al Welfare e allo Sport per Tutti, in collaborazione con i Centri antiviolenza-che consisterà nella brandizzazione di venti eventi delle diverse Federazioni sportive e nella realizzazione di tre eventi sportivi organizzati sul territorio regionale dai Centri antiviolenza e dalle associazioni sportive dilettantistiche. Un corner informativo attrezzato e un video con la voce e il messaggio di alcuni tra i principali campioni pugliesi, olimpionici e di altri campionati, attraverserà tutta la Puglia: Benedetta Pilato (nuoto), Massimo Stano, Antonella Palmisano (olimpionica di marcia), Luigi Samele (scherma), Michelangelo e Alessandra Quaranta (mondiale beach sprint e Susanna Nicoletti Futsal, insieme alle testimonianze delle squadre del Bari e del Lecce. La campagna pugliese giunge, peraltro, all’indomani delle denunce pubbliche di abusi formulate da alcune ex atlete, le “farfalle” della Ginnastica ritmica italiana. Anche in virtù dei fatti recentemente accaduti, infatti, i due Assessorati allo Sport e al Welfare, con i Centri antiviolenza, stipuleranno un protocollo di Intesa triennale con C.I.P. Puglia, C.O.N.I. Puglia e Sport e Salute spa per rendere sistematica e pervasiva l’attività di sensibilizzazione, informazione, comunicazione contro la violenza sulle donne.

“Ringraziamo – ha aggiunto il vicepresidente e assessore della Giunta regionale, Raffaele Piemontese – i campioni che mettono le loro medaglie e la loro popolarità a servizio di una causa grande e importante, il CONI, il CIP, Sport e Salute SpA, tutte le Federazioni e ci impegniamo a mobilitare le migliaia di ragazze e ragazzi, di giovani e meno giovani, di donne e uomini che praticano attività sportiva, che fanno sport per passione e spesso con grandi sacrifici. É la comunità assieme a cui la Regione Puglia ha sviluppato, in questi anni, le sue politiche sportive, nella convinzione che sport e attività motoria siano un investimento in salute e valori positivi. Negli ultimi 7 anni la Regione Puglia ha sostenuto oltre tremila soggetti attivi nello sport, tra enti, associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato, associazioni e società sportive dilettantistiche, federazioni sportive e anche parrocchie e soggetti privati del terzo settore. Solo con le ultime azioni del programma operativo 2022, abbiamo finanziato circa 150 tra associazioni e società sportive dilettantistiche, 14 tra comitati e delegazioni regionali e provinciali del CONI e del CIP: è a loro che, in collaborazione con i Centri Anti Violenza, affidiamo l’efficacia di una campagna che riesca a coinvolgere davvero tutti a protezione delle donne”.

“È violenza contro le donne ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà”. Così l’Onu definisce gli abusi che colpiscono la popolazione femminile.

Secondo l’Istat, in Italia circa un terzo delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza almeno una volta nella vita, in una qualsiasi delle sue forme. La forma di violenza più diffusa è quella psicologica (77,3% dei soggetti che si rivolgono alle strutture di supporto), seguita da quella fisica (circa il 60%) che spesso porta poi anche al femminicidio: in media, in Italia, viene uccisa una donna ogni tre giorni. Nel 78% delle occasioni, l’aggressione ha luogo dentro le mura domestiche. Nei primi due mesi del 2022 si sono registrati 11 episodi: nella metà dei casi il responsabile è il partner o l’ex partner.

In Puglia nel 2021 sono stati 2276 i nuovi accessi ai CAV (Centri Anti Violenza), in aumento rispetto ai 2059 del 2019. Le donne sono di nazionalità italiana per l’88% dei casi e il 72% ha figli. Fra gli autori delle violenze figurano prevalentemente il partner e l’ex partner, che rappresentano complessivamente l’81,9% dei casi.
Le donne più “esposte” alla violenza sono le coniugate e conviventi (46,5%), seguono le donne nubili e le donne separate/divorziate (24,9%). La violenza è trasversale alle fasce di età, ai titoli di studio, alla condizione lavorativa, anche se la percentuale più alta viene registrata tra donne che hanno età compresa tra i 30 e i 49 anni (56,7%).

“La violenza contro le donne – ha proseguito l’assessora al Welfare, Rosa Barone – è un fallimento della nostra società nella sua totalità poiché partendo da una concezione estremamente maschilista attraverso cui si ritiene la donna inferiore rispetto all’uomo, ne deriva un atteggiamento caratterizzato da sopraffazione e soprusi. Nel 2022 tutto questo è inaccettabile, anacronistico oltre che di una gravità estrema. In tal senso, è necessario essere consapevoli che l’educazione al rispetto, alla parità, deve affermarsi nelle famiglie, nelle scuole, fin dalla prima infanzia. Così come c’è bisogno che le donne che subiscono violenza si sentano protette, accolte, solo così avranno la forza di ribellarsi, di denunciare, di chiedere aiuto, di non rassegnarsi, semplicemente di poter vivere la propria esistenza in maniera libera e determinante. Complessivamente, per l’assessorato al Welfare, le risorse finanziarie destinate alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne, per il biennio 2022-23, ammontano a circa 4 milioni di euro di cui la metà sono stati utilizzati, per l’annualita’ 2022, per realizzare misure finalizzate al sostegno e al potenziamento dei centri antiviolenza, delle case rifugio, al sostegno abitativo, al reinserimento lavorativo e più in generale all’accompagnamento nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza delle donne, per la rete dei centri di ascolto per gli uomini maltrattanti con l’obiettivo di prevenire il rischio di recidiva oltre che per offrire un’occasione di rinascita agli orfani speciali ovvero i bambini che hanno perso i genitori a seguito di femminicidio e alle loro famiglie affidatarie. La lotta alla violenza maschile su donne e minori deve coinvolgere tutti gli attori istituzionali, dell’associazionismo e del Terzo Settore e questo lo stiamo facendo da tempo. Per questa ragione sono orgogliosa di presentare oggi, assieme all’assessore Piemontese, la campagna di sensibilizzazione e comunicazione ‘Allénati contro la Violenza’ nata da un’idea dell’assessorato al Welfare e sviluppata con l’assessorato allo Sport Per Tutti. E a questo proposito ringraziamo di cuore i direttori dei Dipartimenti e i Dirigenti per l’impegno e la passione nel contribuire anche a questo sfidante obiettivo, e sono fermamente convinti di come il lavoro di squadra, oltre i confini degli Assessorati, il coinvolgimento di più istituzioni e il riconoscimento della capacità progettuale e realizzativa del terzo settore saranno un contributo importante per prevenire e contrastare un fenomeno ancora così diffuso e doloroso”.

link dichiarazione Barone
http://rpu.gl/GUXFm

link dichiarazione Capone
http://rpu.gl/C6LrG

link al video vincitore bando Pari Pari
http://rpu.gl/VRy9Z

link al video “allenati contro la violenza”
http://rpu.gl/zyIlV

link immagini copertura
http://rpu.gl/G5keg

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