Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Bisceglie, Ospedale Vittorio Emanuele II, M5S: “Assurdo chiudere cardiologia senza aver realizzato il nuovo ospedale del Nord Barese”

Mario Conca - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
395

 

“Il reparto di cardiologia dell’Ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie rischia di chiudere nel silenzio generale dell’amministrazione comunale e delle altre forze politiche”.

 

È l’allarme lanciato dalla consigliera regionale del M5S Grazia Di Bari e dal consigliere comunale del M5S di Bisceglie Enzo Amendolagine, che nei giorni scorsi ha incontrato una delegazione di operatori sanitari per capire quale potrebbe essere il destino di questo polo di eccellenza di cui la Regione ha disposto la chiusura entro fine anno. Il Regolamento Regionale n. 7 del 10 marzo 2017 ha disposto infatti la trasformazione della Cardiologia dell’Ospedale di Bisceglie in servizio ambulatoriale senza posti letto entro il 31 dicembre 2018.

 

La successiva Deliberazione di Giunta regionale n. 53 ha previsto che la soppressione entro fine anno dei posti letto di cardiologia dei presidi di Bisceglie, Molfetta e Corato sia compensata con la futura realizzazione del nuovo ospedale di Andria – Corato e di quello di primo livello del Nord Barese nel triangolo Molfetta Terlizzi e Bisceglie.

 

“Il riordino del sistema ospedaliero regionale sembra ormai fondato solo sulle sole logiche di razionalizzazione dei costi – continuano i pentastellati – mentre invece sembra essere stato messo in secondo piano il diritto alla salute dei cittadini.

 

Lo diciamo ancora una volta: finché non saranno realizzati i nuovi ospedali nessun reparto dovrà essere chiuso. Condividiamo i timori espressi anche dai rappresentanti degli operatori sanitari: i tempi sicuramente non brevi di realizzazione dei due nuovi presidi e la contestuale soppressione entro l’anno dei reparti di cardiologia, come quello di Bisceglie, potrebbero determinare una pericolosa carenza di posti letto di cardiologia. Situazione preoccupante per un’area geografica molto estesa: circa 220.000 abitanti, considerando i comuni di Bisceglie, Molfetta, Trani, Terlizzi e Ruvo di Puglia”.
Altra anomalia che emerge dal Regolamento regionale, secondo Di Bari, l’individuazione del Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele II quale Ospedale di Base.

 

“Come è possibile – si chiedono i consiglieri M5S – che un nosocomio con una dotazione di 178 posti letto e almeno 6 Unità Operative Specialistiche, analoga e in alcuni casi superiore ad altri presidi ospedalieri classificati ‘di primo livello’, possa essere declassato in questo modo? Siamo di fronte ad una compressione dell’ospedale di Bisceglie che prelude ad una chiusura immotivata? Queste scelte sono davvero funzionali alla tutela della salute dei cittadini del nord barese?”.

 

Il Movimento 5 Stelle intraprenderà tutte le azioni necessarie nei confronti del presidente Emiliano e della sua Giunta per avere risposte più precise sulla vicenda, proponendo anche la riqualificazione del Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele II quale ‘Ospedale di primo livello’. In questo modo sarebbe possibile anche salvare i 12 posti letto di cardiologia dell’Ospedale di Bisceglie.

Comments are closed.