Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Asl Ba, economia aziendale di oltre 1,3 milioni di euro. Dove sono finite le risorse?

Marco Galante - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
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Liste d’attesa. Galante : “Nel 2021 nella Asl BA c’è stata un’economia aziendale di oltre 1,3 milioni di euro. Come sono state redistribuite quelle risorse?”

A distanza di un mese dalla richiesta inoltrata dal capogruppo del M5S Marco Galante alle Asl pugliesi per avere informazioni sulle economie aziendali che si sono determinate nel 2021 e nei primi due trimestri del 2022 e alle verifiche sull’appropriatezza delle prestazioni sanitarie erogate nelle strutture pubbliche e private accreditate, è stato ricevuto un riscontro solo dalla Asl di Bari.“Dalla relazione inviata  – spiega Galante – emerge un dato chiaro ma preoccupante: nel 2021 nell’ASL di Bari vi è stata una economia aziendale di ben 1.343.948,07 euro che, voglio sottolineare, non costituisce (virtuoso) risparmio di spesa, ma mancata soddisfazione di assistenza sanitaria dei cittadini baresi, chiaro indice di una distribuzione errata delle risorse non solo tra le diverse branche, ma anche all’interno di ognuna di esse. Questa economia si è generata nella branca della fisioterapia, nelle branche a visita, della patologia clinica ed (anche se in minore parte) addirittura della radiologia, ovvero quella interessata dalle maggiori liste d’attesa (si pensi alle risonanze magnetiche con o senza mezzo di contrasto e TAC). A questo punto ci si chiede se quelle risorse già stanziate dalla Regione, e non spese nel 2021, siano state reimpiegate nel 2022 e come. L’utilizzo delle economie aziendali che si determinano in ogni Asl, cioè delle risorse provenienti dal mancato utilizzo dei budget da parte degli erogatori privati accreditati con il S.S.R., è fondamentale per l’acquisto da parte delle stesse Aziende sanitarie locali (mediante addenda contrattuali) di ulteriori prestazioni sanitarie rispetto a quelle inizialmente contrattualizzate, così da poter abbattere sensibilmente le liste d’attesa e garantire ai cittadini l’effettiva tutela del diritto alla salute costituzionalmente garantito. Ora, è vero che l’art.3 della legge regionale n. 12/2010 vieta l’erogazione e la remunerazione delle prestazioni sanitarie oltre il tetto di spesa, ma l’utilizzo delle economie aziendali residuate in ogni singola ASL dovrebbe, come detto, essere utilizzato per implementare il budget inizialmente quantificato, acquistando dagli erogatori più virtuosi proprio le prestazioni che il PNGLA (Piano Nazionale Governo Liste d’Attesa) ha segnalato tra le maggiormente critiche al con l’obiettivo principale di abbattere le liste di attesa stesse. Peraltro, è bene precisare, si tratta di risorse già preventivamente stanziate dalla Regione e costituenti il fondo sanitario, che dovranno essere re-distribuite in maniera più opportuna. Proporrò una modifica alla L.R. n. 12/2010 – continua Galante – così da fugare ogni dubbio rispetto alla corretta interpretazione della norma e scongiurare che le ASL si trincerino dietro di essa per non ridistribuire le economie aziendali. Altro punto è quello sulle verifiche sull’appropriatezza delle prestazioni che l’Asl di Bari avrebbe dovuto eseguire nel primo quadrimestre dell’anno 2022, in relazione a quanto erogato nel 2021, su cui non è stata fornita alcuna risposta. Parallelamente ho inviato una nuova richiesta alle altre Asl pugliesi per sollecitare un riscontro alle domande fatte sia sulle economie di scala che sull’appropriatezza delle prestazioni. Se necessario farò un sopralluogo in ogni sede per ricevere la documentazione. Bisogna intervenire prima possibile e in maniera efficace per recuperare una situazione che ha ormai portato i cittadini allo stremo. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo”.

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