Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Amati: “I disabili in strutture residenziali possono tornare a casa. Si sblocca una situazione dolorosa”

Fabiano Amati - Presidente Commissione Bilancio - Regione Puglia
197

“I disabili ospiti delle strutture residenziali potranno tornare a casa. Finalmente si sblocca il grave problema che stava mettendo a rischio la salute di tante persone e creando dolore nelle loro famiglie. Ringrazio il Presidente Michele Emiliano, il Direttore del dipartimento Vito Montanaro e la Dirigente Elena Memeo”.
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio.

“È stato disposto il rientro in famiglia per i minori e adulti disabili ospitati nelle strutture residenziali e per gli ospiti delle comunità terapeutiche-pedagogico riabilitative per dipendenze patologiche.

Da quattro mesi, infatti, queste persone vivevano in una condizione di ‘reclusione’ ed era fatto loro divieto di rientro in famiglia nel fine settimana per evitare il rischio contagio da Coronavirus. Tutto questo persino con l’alleggerimento di quasi tutte le misure di contenimento, comprese quelle per i centri diurni. Le disposizioni stabilite si attuano anche in considerazione del fatto che i rientri a casa costituiscono spesso parte integrante e obiettivo dei programmi riabilitativi e terapeutici di queste persone”.

“Le modalità di tali rientri – spiega Amati – devono essere dettagliate nel Piano di Prevenzione e Gestione con particolare specificità alla patologia trattata, all’età dell’ospite della struttura, all’affidabilità dei familiari.

Il Piano deve contenere le modalità da attivarsi sia in via preventiva (indagine volta ad escludere per i familiari eventuale sintomatologia correlabile a COVID-19 e/o contatti con persone potenzialmente infette nei 14 gg precedenti), che dopo la permanenza a casa (immediata segnalazione da parte dei familiari di eventuale insorgenza sintomatologia correlabile a COVID-19 nei 14 gg successivi) e le procedure di rientro in Struttura (misurazione temperatura corporea, utilizzo dispositivi ecc.). Si pone fine – conclude – a un’ingiustizia che nelle scorse settimane ha purtroppo afflitto tanti disabili e relative famiglie”./

Comments are closed.