Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Allarme prevenzione: un italiano su cinque non va più dal medico

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Nell’ultimo anno un italiano su cinque (18%) non si è sottoposto a visite mediche a causa dei relativi costi. Il 42% invece dichiara di aver fatto solo quelle strettamente indispensabili quando ne ha avuto davvero bisogno, rinunciando a check-up di controllo e di carattere preventivo.
Sarà anche a causa della crisi degli ultimi anni, ma la percezione di quasi la metà degli intervistati (46%) è che, rispetto a qualche anno fa, i costi della salute e delle prestazioni mediche, sia che ci si rivolga al pubblico che al privato, siano aumentati. In particolare il 71% punta il dito verso le visite specialistiche, che sembrano essere quelle che hanno subìto i maggiori, e spesso non sostenibili, aumenti.
Sono i dati contenuti nella nuova ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria.

UniSalute
Interrogati su come credono si potranno comportare nei prossimi due anni nei confronti delle spese per la salute, gli italiani non sembrano mostrare una apertura nei confronti di controlli medici più costanti: il 16% si sente già di escludere di potersi permettere le visite mediche mentre il 52% dichiara che continuerà a fare solo quelle strettamente necessarie, mettendo da parte visite di controllo.

Prevenzione, obiettivo lontano
Fiammetta Fabris, direttore generale UniSalute afferma: «Le risposte raccolte dal nostro Osservatorio evidenziano come purtroppo in Italia non esista ancora una radicata cultura della prevenzione che, assieme a uno stile di vita sano, è elemento imprescindibile per vivere al meglio in salute. Sicuramente le spese mediche possono rappresentare una voce importante nel bilancio di una famiglia ma crediamo che il mercato della sanità integrativa offra già oggi soluzioni che permettano di non rinunciare a controlli e cure di qualità con risparmio sui costi».
L’Osservatorio Sanità di UniSalute, avviato nel 2002 con l’obiettivo di monitorare il mondo della sanità integrativa, si occupa oggi anche della percezione degli italiani su temi quali prevenzione, fiducia, competenza, conoscenza dei servizi sanitari pubblici e privati, oltre che sul ruolo del welfare sanitario in azienda.

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