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Si va verso proproga obbligo di mascherina al chiuso

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Covid. Si va verso proproga obbligo di mascherina al chiuso per trasporti, cinema, teatri e luoghi a rischio come ospedali e Rsa

di Giovanni Rodriquez

immagine27 aprile – (Quotidiano Sanità) – Non dovrà essere invece indossata nei bar, ristoranti, negozi e sul luogo di lavoro (salvo assembramenti). Il sottosegretario alla Salute Costa: “Credo che sia giunto il momento di dare fiducia agli italiani e di affidarsi al loro buon senso per quelle situazioni a maggior rischio passando dall’obbligo ad una raccomandazione per la mascherina al chiuso ad eccezione di alcuni luoghi, in modo da arrivare a un’estate senza restrizioni”.

Restano ormai 72 ore per ufficializzare una decisione sull’obbligo di mascherine al chiuso. In mancanza di una scelta da parte del governo, dal 1° maggio verrebbe infatti meno ogni obbligo di mascherina secondo il timing fissato dal decreto riaperture. Una possibilità al momento più che remota.

Al momento, dalle parti del ministero della Salute si sarebbe propensi a prolungare l’uso obbligatorio delle mascherine al chiuso in tutti quei luoghi più affollati e a rischio contagio come trasporti pubblici, cinema e teatri. A confermarlo a Quotidiano Sanità è stato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: “Credo si continuerà a mantenere l’obbligo al chiuso riservandolo però solo ad alcune situazioni più a rischio trasporti pubblici, cinema, teatri e luoghi dove c’è un affollamento maggiore. In questi contesti è ragionevole pensare a una proroga di un mese dell’obbligo”. Ovviamente la mascherina si manterrebbe anche in quei luoghi dove resterà in vigore per tutto il 2022 l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario, come ospedali e Rsa.

Per tutto il resto invece, conferma Costa, “si potrà passare a una raccomandazione”. Verrebbe quindi meno l’uso della mascherina nei bar, ristoranti così come all’interno degli esercizi commerciali. “Si tratterebbe in sostanza di lanciare un messaggio di fiducia nei confronti degli italiani e di affidarsi al loro buon senso per quelle situazioni a maggior rischio. Questo – aggiunge Costa – lo vediamo già oggi anche all’aperto: nonostante non vi sia più alcun obbligo in vigore molte persone continuano a utilizzare le mascherine soprattutto nelle situazioni più affollate”.

Resta ancora incerto cosa verrà deciso per i luoghi di lavoro pubblico. L’auspicio del sottosegretario è che, anche in questo caso, “si possa arrivare a una raccomandazione e affidarci a un senso di responsabilità dei cittadini”. Resta però sul tavolo l’opzione di un prolungamento dell’obbligo. Questo potrebbe riguardare l’utilizzo anche della semplice mascherina chirurgica.

L’obiettivo è quello di traghettare la popolazione verso una prossima fine di ogni restrizione. “Ragioniamo per arrivare a un’estate senza restrizioni”, conclude Costa.

Giovanni Rodriquez


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